Il Progetto Leggere Alberto Moravia è arrivato alla sua tappa finale, finale molto attesa dai 50 ragazzi dell’Istituto Istruzione Superiore Gregorio da Catino di Poggio Mirteto che hanno partecipato all’Annualità 2021-2022. Lunedì 6 giugno, alle ore 10,15, presso la sala conferenze dell’Istituto, si terrà la premiazione alla presenza della Dirigente Scolastica Dottoressa Maria Rita De Santis, del professore Pier Vincenzo Rosiello (coordinatore del progetto), della nipote di Alberto Moravia Gianna Cimino, della giornalista (esperta di Moravia) Maria Grazia Di Mario e del professore universitario e critico letterario Angelo Fàvaro (tra i maggiori esperti moraviani al mondo). Parteciperanno le classi: 4 A Scientifico, 2 A Scienze Applicate, Classe 5 Manutenzione ed Assistenza Tecnica, Classe 5 Turistico ed i professori che hanno seguito gli studenti: Tania Luciani, Francesca Grimaldi, Katia Salvatori, Paola Petroni, Ester Liturri.
Il progetto è nato su proposta di Maria Grazia Di Mario nell’ambito delle attività della Biblioteca Casa Museo Angelo Di Mario, con la finalità di diffondere la conoscenza dello scrittore, di riflettere sul passato storico e letterario dell’Italia del Novecento, ma anche di ragionare sulla attualità del messaggio moraviano (inverno nucleare), ed ha ottenuto il sostegno degli Amici del Museo e del Comune di Poggio Mirteto. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di leggere le opere dello scrittore, di analizzarle ma soprattutto di incontrare ed intervistare Gianna Cimino ed Angelo Fàvaro, mettendosi successivamente alla prova con un vero e proprio laboratorio di scrittura scolastica che ha portato alla realizzazione di una pubblicazione premio che verrà distribuita nella giornata di lunedì, insieme ad alcune menzioni speciali, saranno assegnati quattro primi premi per categorie diverse.
“Sono lieta che in questo istituto abbia avuto luogo una così bella iniziativa, di certo culturalmente stimolante per gli studenti, i quali si sono cimentati nella lettura di romanzi, che costituiscono pietre miliari della letteratura italiana, il cui valore è apprezzato anche all’estero: Gli Indifferenti, la Ciociara, Un’idea dell’india, Racconti Romani. Faccio i miei più vivi complimenti anche agli insegnanti che hanno seguito gli studenti in questo progetto e che li hanno aiutati nei lavori di realizzazione di saggi critici, di powerpoint e di produzione di brevi racconti sul genere dello scrittore Moravia. Mi sento particolarmente orgogliosa di questi ragazzi, che provengono da indirizzi di studio diversi (le classi sono, infatti, 5TUR, 5CAT, 5MAT, 4AS, 4AL e 2AP), perché vengono premiati con la pubblicazione dei loro lavori”, afferma la Dirigente Scolastica.
“È sempre con grande emozione che mi confronto con coloro i quali si avvicinano alle opere di mio zio Alberto Moravia. Attraverso i loro interventi colgo sfumature, aspetti e prospettive che a volte nel rapporto familiare non sempre si manifestano – dichiara Gianna Cimino -. È un’occasione di scambio profondo, che diventa ancora più emozionante quando gli attori sono dei giovani liceali come coloro i quali hanno partecipato al progetto “Leggere Moravia” sposato dal professor Pier Vincenzo Rosiello dell’IIS Gregorio da Catino, su proposta di Maria Grazia Di Mario e con piena condivisione della Preside della scuola Maria Rita De Santis, che ringrazio con tutto il corpo docente. I lavori pubblicati sono il risultato di un lavoro di ricerca, di uno scambio contraddittorio tra gli studenti e i docenti, in una parola del confronto fecondo che aiuta a formare menti in grado di sviluppare un pensiero unico/individuale/originale con al centro le problematiche che riguardano l’uomo. Di fronte a tanto impegno, dedizione, metodo e competenze, posso dire solo un grazie immenso a tutti coloro i quali hanno partecipato, anche grazie al supporto e alla guida dei professori e alla solidarietà tra studenti. È proprio grazie ad iniziative come queste che un autore non muore, mai”.
“Ho voluto rispettare una promessa fatta sia a Fàvaro che alla nipote di Alberto, di portare il messaggio di Alberto nelle scuole. Avvicinare Moravia per i giovani studenti credo sia una esperienza fondamentale di riappropriazione della propria realtà- conclude Maria Grazia Di Mario-. Un importante esempio da seguire per iniziare a “ri-vedere”, o vedere per la prima volta il mondo che ci circonda con gli occhi di un bue che, come diceva Alberto, si sa che ingrandiscono tutto, in maniera dunque non superficiale o scontata. Per camminare nella società è necessario uno sguardo in grado di ricomporre un quadro obiettivo che possa poi portare ad una rigenerazione”.
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