La conferenza dei Sindaci di ATO3 Lazio Centrale-Rieti nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità il Piano degli Investimenti di Acqua Pubblica Sabina che comprende l’aggiornamento del Programma degli interventi per il quadriennio 2020-2023, eseguito, tra le altre cose, sulla base delle emergenze rilevate, dello stato di attuazione dei lavori in esecuzione o affidati, degli interventi da appaltare o già appaltati e del Piano delle Opere Strategiche.
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 2020-2023: 48 MILIONI GIA’ INVESTITI E 20 PRONTI PER ESSERE APPALTATI
Attualmente Acqua Pubblica Sabina ha già avviato ben 42 interventi per circa 48 milioni di euro di investimento mentre altri 22 lavori, per oltre 20 milioni di euro, sono pronti per essere appaltati e ulteriori 68, per circa 99 milioni di euro, sono in fase di progettazione.
IL PIANO DELLE OPERE STRATEGICHE (POS)
Nell’ambito del Piano degli Investimenti è prevista la realizzazione di una serie di opere che costituiscono il Piano delle Opere Strategiche (POS) relativo al periodo 2020-2027 che, oltre ai fondi derivanti dalla tariffa e dall’interferenza d’ambito con ATO2, necessita di ulteriori consistenti contributi, già richiesti e da richiedere al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Lazio e a valere sul Piano Invasi e sul Recovery Fund.
Di seguito i principali interventi del POS:
– Interventi strutturali per la riduzione delle perdite idriche
Il progetto è finalizzato ad affrontare in modo sostanziale, il problema delle perdite idriche con l’obiettivo di ridurle drasticamente dall’attuale 66,95% al 35%. In una prima fase, già in corso, sono previsti, tra gli altri interventi, l’installazione di contatori smart o intelligenti, la realizzazione di infrastrutture digitali, nuovi software di gestione e control room, per poi proseguire con interventi sulla rete e sostituzione di condotte. Per l’ambizioso obiettivo dell’abbattimento delle perdite idriche, APS ha anche presentato una proposta per l’acquisizione del finanziamento PNRR per circa 21 milioni e 900 mila euro a cui si sommano ulteriori 19 milioni di euro previsti come cofinanziamento. In totale, la proposta sul PNRR raggiunge, dunque, quasi 41milioni di euro.
– Adeguamento impianti di depurazione delle acque reflue
APS prevede di adeguare le linee di processo degli impianti esistenti per renderli conformi a quanto previsto dal Piano di Tutela delle acque della Regione Lazio e, dove necessario, procedere alla costruzione di nuovi impianti. Il costo complessivo dell’intervento è stimato in oltre 36milioni di euro.
– Messa in sicurezza dello schema acquedottistico Salto-Cicolano
Con questo progetto si intende mettere in sicurezza l’alimentazione idrica di 9 Comuni riducendo la dipendenza dal CAM – Consorzio Acquedottistico Marsicano – attraverso il potenziamento delle risorse trasferite dal Peschiera e l’attualizzazione delle risorse sotterranee disponibili oltre che delle risorse sorgentizie locali. Il costo complessivo dell’intervento è di oltre 21 milioni di euro
– Messa in sicurezza dello schema acquedottistico della Bassa e Media Sabina
APS intende mettere in sicurezza l’alimentazione idrica di tutti i Comuni attualmente serviti dall’acquedotto del Peschiera ed il Comune di Magliano Sabina, in quest’ultimo caso risolvendo anche il problema dei valori dell’arsenico superiori ai limiti consentiti. Verranno investiti quasi 28 milioni di euro
– Messa in sicurezza dello schema acquedottistico di Rieti e dei Comuni limitrofi
Già oggi sono in corso significativi interventi finalizzati al potenziamento delle condotte adduttrici della Città di Rieti e ulteriori opere per la sistemazione, l’adeguamento e l’ammodernamento del campo pozzi di Vazia. E’ prevista poi la realizzazione del collegamento con le sorgenti del Peschiera al fine di assicurare il rifornimento idrico anche in caso di eventuale minore disponibilità di risorsa nel campo pozzi di Vazia. Il costo complessivo degli interventi è di circa 20milioni di euro.
– Produzione di energia da fonti rinnovabili per l’alimentazione degli impianti del servizio idrico integrato.
In conseguenza dell’eccezionale incremento dei costi dell’energia e tenuto conto che alcuni interventi in campo acquedottistico e depurativo determineranno incrementi dei consumi energetici, è stato ritenuto indispensabile integrare il Piano degli Interventi prevedendo di rendere autonomi i principali impianti attraverso la produzione di energie rinnovabili. Costo stimato dell’intervento circa 40milioni di euro.
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