La sesta edizione del concorso “Filosofia e Natura” si è conclusa, come previsto dal progetto del Comitato tecnico organizzativo, il 24 maggio lungo l’accogliente sentiero planetario del Monte Terminillo. Il concorso è caratterizzato da un modo diverso e originale per avvicinare i giovani allo studio della filosofia, mettendoli a confronto con la ricerca e il confronto, conducendoli fuori dall’aula, immersi nella natura, e soprattutto rivestendo un ruolo inconsueto, essere essi stessi “insegnanti” dei loro compagni, organizzando delle mini-lezioni di filosofia da presentare agli altri studenti.
Gli splendidi faggi che lambiscono i lati del sentiero hanno accompagnato la nutrita carovana di più di 150 studenti, composta dagli alunni di alcune classi dei licei firmatari dell’Accordo di rete relativo al concorso. Docenti e studenti del Liceo scientifico opzione scienze applicate di Rieti, del Liceo scientifico di Amatrice, del Liceo scientifico e del Liceo classico di Rieti, del Liceo linguistico e del Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale di Rieti, del Liceo artistico di Rieti, si sono ritrovati tutti insieme a condividere un’esperienza culturale capace di coinvolgere più dimensioni: quella più prettamente scolastica, legata all’apprendimento dei contenuti, quella della conoscenza di sé e allo sviluppo della sicurezza personale e dell’autostima, tenendo conto del continuo scambio di ruoli tra chi ha esposto e assistito alla lezione preparata dai ragazzi, quella dedicata alla scoperta e all’apprezzamento di contesti e ambienti territoriali nuovi, ed infine, ma non per ultima, quella relativa alla dimensione della socializzazione.
L’originalità risiede anche nel fatto che i numerosi licei coinvolti, tutti portatori di una propria ed unica specificità, hanno sposato un’attività formativa che pur perseguendo molteplici obiettivi, scommette prima di tutto su un principio educativo che troppo spesso lascia il posto alla vile competizione o all’invidia distruttiva: solo sostenendo e consolidando la prassi della valorizzazione e del rispetto della reciproca diversità, si può veramente raggiungere un traguardo condiviso. Un principio che si è “respirato” camminando insieme, parlando di filosofia, ascoltando l’altro, comunicando il proprio pensiero, “mescolandosi”, “condividendo”, percependo così di essere un corpo unico, unito pur nella diversità delle provenienze e delle attitudini. Lavorare insieme per un fine più alto delle proprie personali ambizioni, è forse l’insegnamento che più di altri si è cercato di comunicare, facendo vedere e toccare con mano che è possibile e praticabile, piuttosto che abituare i giovani a rimarcare sempre e solo le differenze, riducendo il confronto allo scontro. Un principio che in modo non immediatamente evidente ma indubbiamente efficacie ha pervaso la piacevole esperienza mattutina.
Un caldo sole e un clima relazionale rilassato e coinvolgente hanno quindi completato la parte finale della fase preparatoria del concorso, quella che anticipa la consegna dell’elaborato in vista delle operazioni di valutazione della commissione e della premiazione che avverrà nel prossimo autunno. (Progetto didattico “Reporter a Scuola”)
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