“Pace e lavoro per i rifugiati ucraini e delle guerre dimenticate” è il titolo del concerto di beneficenza che si terrà il prossimo primo maggio al Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, a partire dalle ore 17, con ingresso a offerta libera. Un evento speciale per celebrare la Festa dei lavoratori, promosso dall’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro della Diocesi di Rieti portando il tema nel più ampio orizzonte della giustizia sociale, dello sviluppo e della costruzione di pace.
«Con l’inizio della pandemia da Coronavirus e il successivo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il mondo si trova a subire una guerra fratricida e insensata», sottolinea il direttore dell’Ufficio diocesano don Valerio Shango. «Siamo tutti scioccati dai bombardamenti, dalle immagini devastanti, di crudeltà… eravamo certi che l’umanità non sarebbe più tornata in una barbarie simile dopo le due guerre mondiali nel ventesimo secolo. Invece, no: ci sono guerre dimenticate in Africa, in America Latina, in Medio Oriente e in Asia. Tanti sono i morti tra bambini, donne e anziani. Il numero dei profughi è crescente: gente che ha perso tutto in patria e che siamo chiamati ad accogliere e integrare».
Richiamandosi alle parole del Pontefice, don Valerio invita a dire «No alla guerra e alla corsa alle armi per risolvere i conflitti: la pace è l’unica via per porre fine all’umiliazione del genere umano, per sostenere il lavoro e lo sviluppo e costruire una vera civiltà dell’amore».
Il concerto di beneficenza del Primo Maggio vedrà sul palco del teatro Vespasiano eccellenze musicali che si esibiranno gratuitamente per raccogliere fondi destinati all’Elemosineria apostolica, alla Caritas di Rieti e alla Comunità di Sant’Egidio, a sostegno dei profughi di tutte le guerre, iniziando dagli ucraini.
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