La Montanea Aprutii, situata approssimativamente all’interno del quadrilatero oggi delimitato da L’Aquila, Rieti, Amatrice e Spoleto era punteggiata da piccoli insediamenti e fortezze regie, nonché dai possedimenti di numerose consorterie nobiliari, ma le città mancavano del tutto. Tale situazione era tuttavia destinata a cambiare.
Una storia che viene raccontata da Andrea Casalboni in “Fondazioni angioine. I nuovi centri urbani nella Montanea Aprutii tra XIII e XIV secolo”, il volume, edito da Il Papavero, che sarà presentato mercoledì 4 maggio, alle ore 16, nella sala conferenze del nostro Istituto.
Al centro della ricerca ci sono alcune città, o, meglio, i tentativi più o meno riusciti di creazione di città, da Borbona a Borgovelino, da Cittareale a Leonessa, da Posta a Cittaducale, portati avanti in porzioni di territorio ora appartenenti alla provincia di Rieti, per volontà o con il consenso dei sovrani angioini, nell’arco di tempo che va dalla conquista del trono da parte di Carlo I, avvenuta nel 1266, fino al regno di Roberto d’Angiò.
All’incontro, moderato dal direttore Alfredo Pasquetti, partecipano l’autore e Tersilio Leggio, storico e ricercatore.
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