Approvati i primi due bandi per gli incentivi destinati alle imprese dell’Appennino centrale colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 previsti dal Fondo complementare Aree sisma 2009-2016, fondi aggiuntivi rispetto a quelli del Pnrr nazionale, e destinati a finanziare lo sviluppo del territorio ed accompagnare la ricostruzione. I bandi, approvati oggi dalla Cabina di coordinamento integrata, presieduta dal commissario straordinario Giovanni Legnini, cui partecipano il capo della struttura di missione dell’Aquila 2009 Carlo Presenti, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i rappresentanti dei sindaci dei crateri e i presidenti delle quattro Regioni colpite, e il capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, mettono a disposizione delle imprese 180 milioni di euro.
I due bandi adesso saranno subito notificati alla Commissione europea per le valutazioni sull’intensità degli aiuti di Stato previsti a favore delle imprese, e dovrebbero essere pubblicati entro il mese di maggio. Le risorse di questi bandi, i primi di un pacchetto che ammonta nel complesso ad oltre 600 milioni di euro, sono destinate ai contratti di sviluppo di carattere industriale, delle attività turistiche o per la tutela ambientale nelle aree colpite dal sisma. L’intensità degli aiuti concedibili alle imprese, come tutti quelli che verranno successivamente messi a bando, è pari a quella massima stabilita dalle disposizioni nazionali e comunitarie e potrà riguardare il finanziamento agevolato, il contributo in conto impianti e il contributo diretto alla spesa, da definire sulla base dei singoli progetti. Nello specifico i bandi, con le relative ordinanze, riguardano la misura B1.1 del Fondo complementare, denominata “Sostegno agli investimenti di rilevante dimensione finanziari” e che stanzia 80 milioni di euro per progetti d’investimento di almeno 20 milioni, ridotti a 7,5 milioni per quelli che riguardano la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e il turismo. Il bando per le misure B2.1 e B3.3 finanzia con 100 milioni programmi di sviluppo unitari proposti da una singola impresa o da una rete di imprese, composti da uno o più progetti d’investimento, tra 1,5 e 20 milioni di euro, a carattere produttivo o ambientale. Tali programmi possono ricomprendere progetti di ricerca, innovazione, sviluppo delle competenze, digitalizzazione, e anche iniziative di consolidamento, rafforzamento, riposizionamento e crescita per le imprese che già avevano sede nel cratere prima del terremoto. Una parte dei fondi del bando è riservata al finanziamento di progetti per il riciclo delle macerie da sisma, anche tramite l’acquisto di macchinari, in un’ottica di economia circolare, in modo da ridurre al minimo il costo di smaltimento dei materiali che risultano dalle demolizioni e migliorarne la gestione, con incentivi a progetti di valore compreso tra 1 e 3 milioni di euro.
“La decisione assunta oggi rappresenta il primo importante passo della strategia di sostegno all’economia dei territori colpiti dai terremoti del 2009 e 2016”, ha detto il commissario Legnini. Aggiungendo: “Firmerò le ordinanze nei prossimi giorni e dopo la notifica all’Unione europea e la pubblicazione dei bandi le imprese avranno a disposizione una grande opportunità per generare crescita e posti di lavoro”.
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