L’attività operativa del Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti è in via prioritaria rivolta alla tutela del territorio e delle sue risorse naturali. I controlli, svolti dalle 14 Stazioni Forestale, dislocate capillarmente sul territorio della provincia, e dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, sono finalizzate a garantire sicurezza e rispetto della legalità, vigilanza e salvaguardia dell’ambiente.
Il patrimonio forestale, particolarmente significativo nella provincia reatina, è a tutti gli effetti parte integrante del capitale naturale e storico-culturale del nostro Paese, rivestendo inoltre un’importanza basilare per gli interessi economici, sia pubblici che privati. Ciononostante, gli habitat forestali sono ancora oggi minacciati dalle operazioni selvicolturali che, quando non attuate secondo i criteri di sostenibilità, possono alterare la struttura e le dinamiche naturali dei boschi, oltre che dagli incendi, causa di perdita di biodiversità genetica, di specie e di servizi ecosistemici. Per tali motivazioni, non si arresta l’impegno dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Rieti nel contrastare le condotte illecite in danno del bosco. Basti pensare che, nel solo anno 2021, sono state irrogate sanzioni amministrative per un totale di circa euro 80.000 nei confronti di coloro che hanno operati tagli senza le previste autorizzazioni ovvero omesso di porre in essere tutte quelle azioni di buona pratica agro-silvo-pastorale volte a prevenire gli incendi boschivi. L’attività preventiva e di contrasto è naturalmente proseguita anche nell’anno in corso, portando al recente deferimento all’Autorità giudiziaria di 2 soggetti per avere effettuato tagli in difformità alle normative vigenti e alle corrette pratiche di gestione forestale.
Strettamente connesso al controllo del bosco, è la vigilanza sul rispetto del vincolo idrogeologico, che pure impiega in modo particolare i Carabinieri Forestali operanti nella provincia. Si tratta di una forma di tutela di quelle aree connotate da particolari caratteristiche geologiche e morfologiche, nelle quali interventi di movimentazione del terreno eseguiti in modo scorretto, così come l’inadeguata gestione delle acque, potrebbero danneggiare la stabilità del suolo. Sulle zone gravate da vincolo idrogeologico, qualsiasi lavoro che comporti una modifica strutturale del terreno, deve essere sottoposto al vaglio dell’Ente preposto, il quale, in caso di esito favorevole, rilascia un nulla osta. La Provincia di Rieti, considerate le peculiari caratteristiche collinari e montane, è costantemente monitorata dai militari della specialità che, a fronte di condotte illecite, provvedono ad irrogare sanzioni amministrative che vanno da un minimo di euro 1.033 a un massimo di Euro 5.164, con relativo ordine di riduzione in pristino dei luoghi. I risultati dell’azione di deterrenza e repressiva della specialità Forestale senz’altro dimostrano quanto la tutela del patrimonio naturalistico rappresenti una parte importante dell’impegno assicurato dall’Arma in questo settore, che oggi trova ulteriore fondamento nelle recenti modifiche intervenute nella Costituzione italiana, che all’art.9 oggi recita “La Repubblica … tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.”
Foto: Carabinieri ©