La tragedia che sta colpendo la popolazione ucraina non ha lasciato indifferente il Comune di Rieti che attraverso l’assessorato ai Servizi Sociali si è prontamente mobilitato per accogliere ed assistere uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra. “Abbiamo creato una rete efficace per offrire il massimo livello di servizio possibile – dichiara l’assessore ai Servizi sociali, Giovanna Palomba – Per il raggiungimento di questo scopo sono state fondamentali le sinergie con la Prefettura, la Questura, la ASL e la Caritas Diocesana, grazie alle quali si è creata sul territorio una risposta all’altezza. La priorità è come sempre la tutela dei più fragili, in questo caso ancora di più trattandosi, nella maggioranza dei casi, di donne e bambini in fuga da una realtà tremenda. Abbiamo cercato in primo luogo di restituire la maggiore serenità possibile, destinando a questo scopo due assistenti sociali. Anche le famiglie vengono costantemente seguite e possono contare su un sostegno continuativo e attento rivolgendosi ai servizi sociali”.
Dai Servizi Sociali è stata, innanzitutto, predisposta una modulistica adeguata alla raccolta di tutte le informazioni sui cittadini ucraini accolti e, oltre a questa fase di censimento, il Comune si è impegnato nel reclutamento, attraverso apposito avviso, di mediatori linguistici a titolo gratuito: un appello al quale hanno risposto numerosi cittadini che sono stati inseriti in un elenco messo a disposizione di Prefettura e Questura. Alle persone accolte in città, grazie ad un invito rivolto dall’assessore Palomba ad ASM, è stato concesso di usufruire temporaneamente in maniera gratuita dei mezzi del trasporto pubblico pubblici. Attenzione particolare è stata naturalmente rivolta ai minori che sono stati agevolati nell’accesso ai servizi scolastici di trasporto e mensa. Settimanalmente, inoltre, gli uffici provvedono ad aggiornare i dati a disposizione e a verificare i servizi forniti. Il Servizio Sociale Professionale accoglie quotidianamente cittadini ucraini, dando loro priorità d’intervento e fornendo ascolto e risposta a tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Infine, l’assistenza prosegue anche al di fuori dell’orario di ufficio grazie al PIS (Pronto Intervento Sociale), in grado di intervenire anche nei giorni e negli orari di chiusura degli uffici.
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