Erano le 21.15 dell’8 aprile del 1997. Un giovane di nome Stefano Tocchio, appassionato di astronomia, con la sua Yashica FX 2000 manuale su cavalletto e con pellicola 1600 ISO a colori iniziava a riempire il rullino di scatti fotografici in sequenza, per immortalare il passaggio della Cometa Hale Bopp sul Santuario Francescano del Presepe di Greccio. L’idea era quella di rappresentare in modo reale il “Natale a Greccio” la natività, la storia del presepe vivente con una vera cometa che solcasse i cieli del Santuario Francescano, uno dei 4 della Valle Santa.
Sono passati ben 25 anni da quella limpida sera stellata, ed ancora oggi questa foto vive negli occhi e nelle menti delle persone. “Mi consigliai con mio padre e nel periodo di massima visibilità tentati di effettuare varie foto. Poi grazie all’aiuto dei Frati Francescani, che per l’occasione oscurarono il Santuario Francescano di Greccio, spegnendo tutte le luci dello stesso, con una posa di circa 20 secondi realizzai lo storico scatto” spiega Tocchio.
“La mia passione, l’umiltà verso l’universo, la caparbietà mi regalarono questa foto, divenuta oggi un simbolo della ‘Betlemme Reatina’. Da allora abbiamo osservato altre comete ma tutte lontane anni luce dalla famosa Hale Bopp per grandezza e luminosità. Da allora la passione per l’astronomia continua ancora con tanta divulgazione e didattica verso chi si vuole avvicinare a questa scienza o verso semplici curiosi”.
Foto: Stefano Tocchio ©