A Rieti e provincia sono quasi 6mila (5832) le domande per accedere all’assegno unico e universale per i figli a carico. La quota più consistente di richieste (3385) è stata elaborata dai patronati, 2444 quelle che il cittadino ha spedito all’Inps tramite Spid o carta di identità elettronica, tre soltanto quelle comunicate tramite il numero verde. A scattare la fotografia del sostegno economico alle famiglie entrato recentemente in vigore – che nelle intenzioni del Governo dovrebbe sostenere la genitorialità e la natalità – è la Uil di Rieti e della Sabina romana in un approfondimento tematico.
“Complessivamente sono più di 9miala (9353) i figli dei cittadini e delle cittadine del nostro territorio che non hanno ancora compiuto i 21 anni o che purtroppo sono disabili – dice Alberto Paolucci, Segretario generale della UIL di Rieti e della Sabina romana – i cui genitori hanno già fatto richiesta per vedersi riconosciuto l’assegno unico e universale”. In tutto il Lazio sono state 283mila le richieste per ottenere questa specifica forma di sostegno economico, cui corrispondono 455944 figli. Più di 29 mila le domande nel pontino, 18mila in Ciociaria, 12mila nella Tuscia. Roma e il suo hinterland ha sforato quota 226mila, per un totale di 348mila tra figli e figlie.
“E’ ancora presto per avere un quadro esaustivo – conclude Paolucci – per capire se tutti gli aventi diritto hanno presentato relativa domanda, per sapere se i pagamenti sono regolari o se ci sono già ritardi. E per vedere quanto lo stipendio delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti ne uscirà modificato verso il basso, visto che da questo mese nelle buste paga delle aziende mancheranno i classici importi relativi alle detrazioni per i figli a carico e gli assegni familiari”.
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