Grande affluenza di pubblico ieri sera alla presentazione del secondo libro di Luca Palamara, “Lobby e Logge”, partecipazione che ha dimostrato, come sottolineato dal vice sindaco Daniele Sinibaldi, che ha aperto con un saluto la manifestazione, come il tema giustizia sia sentito dagli italiani, anche in questo drammatico periodo di guerra. “ Ieri sera siamo partiti ricordando i 30 anni da tangentopoli” ha dichiarato Chicco Costini, portavoce di Area Rieti che ieri ha partecipato al dibattito con l’ex presidente dell’ANM “ data che segna la fine della prima repubblica, e segna l’inizio di una nuova epoca in Italia.
Tanti dei militanti di Comunità Rieti in quegli anni parteciparono con entusiasmo alle manifestazioni contro la partitocrazia, convinti che finalmente in Italia, grazie alla magistratura si stesse compiendo una rivoluzione che avrebbe spazzato via un potere corrotto. Dopo 3 decenni dobbiamo osservare con profonda delusione, che quella ventata di rinnovamento, la speranza che si era accesa grazie all’azione della procura di Milano, ha provocato la cancellazione di una classe dirigente, l’azzeramento della politica, e la sua sostituzione con il potere giudiziario. Di fatto la volontà popolare è stata privata del diritto di poter scegliere liberamente chi dovesse governare, e la magistratura si è arrogata il privilegio di decidere chi avesse il diritto di guidare la Nazione.
Questo è stato confermato da Palamara, il quale con molto chiarezza ha spiegato come l’ANM abbia deciso di assumere il ruolo di opposizione al governo di centrodestra, che aveva vinto le lezioni, diventando protagonista del gioco politico, utilizzando il proprio rapporto con la stampa ed i servizi come strumento per colpire uomini politici che venivano indicati come avversari.
L’ex presidente dell’associazione magistrati ha sottolineato come il meccanismo delle correnti organizzate all’interno del CSM, il loro potere nelle scelte delle assegnazione dei procuratori, ha di fatto trasformato il parlamentino dei magistrati in un partito, che difendeva la propria corporazione da eventuali “aggressioni”, vere o presunte, volute dalla politica parlamentare.
Un quadro fosco di una seconda repubblica che ha visto alterare l’equilibrio tra i poteri dello Stato, conducendo ad una democrazia sotto tutela, nella quale la volontà popolare era subordinata alle volontà dei magistrati.
Per questo con Luca Palamara, nella conclusione del lungo incontro, abbiamo convenuto sull’importanza dei referendum sulla giustizia, che debbono diventare spinta fondamentale verso una stagione di riforma profonda della magistratura italiana.” Il dibattito, condotto con estrema professionalità da Daniele Scopigno, ha visto, oltre gli interventi dei relatori Chicco Costini e Luca Palamara, il saluto del vicesindaco Daniele Sinibaldi, numerosi interventi da parte del pubblico, a dimostrazione dell’interesse suscitato dalla presentazione. Comunità Rieti continuerà a proporre alla città momenti di confronto sulle grandi tematiche dei nostri tempi, alternandole alle azioni sociali e militanti, per dimostrare che esiste un impegno civile che va oltre i partiti e le elezioni.
Foto: Gianluca Vannicelli ©