Festa del Papà, Poste Italiane racconta la storia di papà Andrea: è direttore provinciale a Rieti

Nel giorno della Festa del Papà, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso la testimonianza diretta di uno dei papà, dipendenti dell’Azienda in provincia di Rieti che in questi ultimi mesi hanno usufruito delle misure previste nell’ambito delle politiche della famiglia, in particolare in materia di tutela e sostegno della genitorialità. Poste Italiane, oramai costantemente su posizioni di avanguardia sull’ampio terreno della responsabilità sociale d’impresa, nell’ambito della valorizzazione della genitorialità ha previsto in diverse situazioni un trattamento economico di miglior favore rispetto a quello indicato dalla legge. Ad esempio, alle mamme, ma anche ai papà che fruiscono del “congedo parentale” nei primi sei anni di vita del bambino, l’Azienda riconosce l’80% della retribuzione per i primi due mesi, invece del 30% previsto dalla legge.

Andrea Petrone, 41 anni, padre di Elena di 5 anni e di Enea, di appena tre mesi, dal 2007 in Poste Italiane con il ruolo di Business Analist, successivamente direttore in diversi uffici postali di Napoli, per diventare poi responsabile gestione operativa prima a Reggio Calabria e dopo a Napoli. Da gennaio di quest’anno è il nuovo Direttore Provinciale di Rieti, ovvero il responsabile della rete di tutti gli uffici postali della sabina, racconta il suo percorso e le sue scelte mirate a equilibrare il suo ruolo professionale con la consapevolezza dell’importanza della figura paterna sin dai primi anni di vita dei bambini.

“Ho avuto la gioia di diventare papà – racconta Andrea – per la seconda volta circa 3 mesi fa, esattamente la notte di Natale. Enea ha deciso di anticipare di qualche giorno la nascita e così, nel mezzo della cena della vigilia, abbiamo salutato tutti e siamo scappati in clinica. Purtroppo per le restrizioni covid non ho potuto assistere al parto, da padre ho mancato il primo appuntamento importante, e questo mi è pesato molto”.

Grazie ai giorni di congedo di paternità – prosegue Andrea – ho condiviso con Elena l’arrivo del fratellino in casa, i primi sguardi di apparente intesa, i primi pianti e anche le prime notti insonni. Prendersi cura dei propri figli fin dalla nascita è molto importante perché penso che già dai primi giorni di vita devono sentire tutto il calore e l’affetto che riusciamo a trasmettergli”.

Secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore, il congedo di paternità in Poste Italiane è fruibile entro il quinto mese di vita del bambino nella misura di dieci giorni di congedo obbligatorio, che possono essere goduti anche in via non continuativa, per gli eventi parto, adozione o affidamento avvenuti successivamente al 1° gennaio 2021. Il congedo parentale, invece, spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email