(ch.di.) A Pillole di Sport ha parlato il consigliere con delega allo Sport del Comune di Rieti, Roberto Donati. Tema: il Rieti e la situazione che sta vivendo. “Il Rieti deve dirci il suo futuro, un minimo di programmazione serve. Ci dobbiamo guardarci in faccia: cosa vogliamo noi da loro e loro da noi. Penso che domani (oggi, ndr) si presenteranno Ferretti e Di Martino nel summit delle 12, mentre penso che il presidente Cicchetti sia uscito dalla compagine societaria. Il Comune ha in mano la questione gestione dello stadio, la scadenza è gennaio 2023. Il debito certificato dagli uffici comunali è pesante, non mirato sul Fc Rieti ma della grande fatica che si è fatta sugli impianti negli ultimi 3 anni. la situazione del Rieti è pesante sul fronte della gestione del strutture, significa entrare in contezioso con il Comune e per questo c’è l’impossibilità di rinnovare la gestione dello stadio”.
“Va detto che l’attuale società ha ereditato una situazione pesante su fornitori, utenze e struttura. Non voglio entrare a gamba tesa con questa gestione, ma il rapporto con il Comune è problematico. E noi dobbiamo tutelare l’interesse generale. Dobbiamo rispondere a fornitori e cittadini e preoccuparci dei nostri giovani. Va fatta la categoria che possiamo permetterci. E deve tornare il settore giovanile” ha aggiunto Donati.
E ancora: “L’ex Scia sarà riqualificato e sta nascendo un nuovo settore giovanile. E poi ci sono interessi per una nuova prima squadra, da capire se con ‘questa’ Rieti o no. Nell’incontro di domani (oggi, ndr) chiederemo se questa società vuole mettersi in regola coi fornitori, col Comune. E il tema è quello dell’impianto” ha concluso Donati che, pungolato anche su una “visita eccellente, di un patron di Serie B” che valuta se poter impiantarsi a Rieti, non ha risposto dicendo di “non sapere”. Prospettiva, dunque, della ‘nuova’ prima squadra che nasce, presumibilmente in città con un progetto dal basso coi giovani. Intervista a Donati nel video sotto dal minuto 40′.
In una nota diramata questa mattina il consigliere con delega allo sport, Roberto Donati, ha parlato anche della Tirreno-Adriatico: “Capisco la campagna elettorale e le difficoltà ma le accuse che ci sono piovute addosso da ex assessori ed esponenti del centrosinistra reatino in merito alla Tirreno-Adriatico hanno dell’incredibile. Secondo alcuni ex assessori della sinistra, a partire da Alessandro Mezzetti, la nostra Amministrazione sarebbe colpevole di non aver fatto arrivare a Rieti la corsa ciclistica con la motivazione, udite udite, di ‘non conoscere le persone giuste’. Non contento Mezzetti aggiunge su facebook di ‘non aver mai pagato’ per gli arrivi di tappa ad eccezione ‘di qualche contributo per iniziative collaterali’. L’accusa, oltre ad essere vagamente strampalata, è anche un insulto all’intelligenza e alle tasche dei reatini”.
“Come tutti sanno, infatti, per ottenere arrivi e partenze di tappe di grandi corse ciclistiche – aggiunge Donati – serve investire soldi. L’amministrazione Petrangeli, per la tappa della 52° edizione della Tirreno-Adriatica, come tutti possono constatare dalla determina 719/2017 e da altre successive, impegnò ben €53.000 nei confronti di RCS Sport, società organizzatrice della corsa, ai quali vanno aggiunti quasi €10.000 di spese collaterali, per un totale di oltre €63.000. La nostra Amministrazione non ha avuto a disposizione somme neanche lontanamente immaginabili rispetto a quelle spese da Petrangeli e Mezzetti e, con i pochi fondi a disposizione, non solo non potevamo pensare di ospitare una grande corsa a tappe ma abbiamo scelto coscienziosamente di investirli su altre priorità perché è bene ricordare che parliamo sempre di soldi dei reatini. Prima di lanciare accuse e di vantarsi di aver portato la Tirreno-Adriatica a Rieti, bisognerebbe ricordare come è stato fatto. In tal modo, Mezzetti avrebbe potuto risparmiarsi una pessima figura. I reatini hanno la memoria lunga e non si lasciano prendere in giro”.
Foto: RietiLife ©