“Sì, siamo tra i comuni che vanno al voto in primavera. Rispetto a 5 anni fa Cittaducale è una realtà più organizzata. Abbiamo fatto molto ma molto c’è da fare”: sono le parole di Leonardo Ranalli, sindaco di Cittaducale, ospite de La Rana nel Pozzo, nella puntata già disponibile su RietiLife.com, Facebook e Instagram. “Ci prepariamo all’approvazione di progetti importanti che stanno per vedere la luce, abbiamo messo in campo tante iniziative da cui ne partiranno tante altre. Quando ho preso il comune, a livello finanziario era in salute ma non a livello di progettazione – ha aggiunto Ranalli parlando della sua Cittaducale, che a fine primavera andrà alle urne per le Comunali. Certo il periodo non è stato facile: sono arrivato nel post terremoto, poi c’è stato il Covid, ora la guerra in Ucraina con l’aumento dei prezzi e la preoccupazione. Per il conflitto russo-ucraino abbiamo ospitato subito 2 famiglie: in tutto 7 bambini e 4 adulti, il Comune è a disposizione e tutta la cittadinanza ha risposto in tempi record con un cuore enorme”.
Ranalli annuncia di volersi ricandidare, ma prima di parlare della corsa alla riconferma, un pensiero è alle primarie del capoluogo: “Mi dispiace per Claudio Di Berardino perché è una persona capace, certo Simone Petrangeli saprà cosa fare. Anche se, secondo me, sarà difficile vincere le elezioni, dipenderà dalla squadra che riuscirà a costruire. Si deve guardare necessariamente anche alle elezioni nel Capoluogo perché non sono solo due comuni confinanti sono intersecati”. Poi le elezioni a Cittaducale: “Alle urne ci andiamo con la convinzione di aver fatto molto bene e con la certezza che bisogna fare molto altro. Ci ho messo passione e non mi sono tirato indietro di fronte a nulla, ho avuto una squadra eccezionale. Questo ci ripagherà. Cittaducale richiede un impegno a tempo pieno, non può essere diversamente. Cinque anni sono pochi per realizzare un programma – aggiunge Ranalli – la parte iniziale serve per dare avvio alla macchina amministrativa poi è necessario tempo per fare progetti. Il Pnrr è un’occasione unica, siamo riusciti a finanziare la scuola di Santa Rufina, ora siamo partiti con quella di Cittaducale poi c’è anche la rigenerazione urbana. I lavori non vengono fatti a ridosso delle elezioni perché vogliamo voti – chiarisce – quando arrivano i fondi li mettiamo in campo subito, non è una difesa però effettivamente è così. Non so se è stato così anche a Rieti ma da amministratore devo dirlo: io mi ero ripromesso di non fare lavori a ridosso delle elezioni, invece sono arrivati dei fondi e ho dovuto farli”. Chi sfiderà Ranalli alle urne? “Sulla carta in tanti ma ad oggi non c’è stata ancora una volontà espressa in maniera chiara. Ora c’è da velocizzare perché, se come sembra, si andrà a fine maggio alle urne bisognerà partire con la campagna elettorale. Sicuramente c’è la consapevolezza che non sarà una passeggiata”.
Foto: RietiLife ©