(da Martina Grillotti) Tika è una ragazza georgiana di 26 anni, da piccola si è trasferita a Rieti dove è cresciuta e ha frequentato il Liceo Scientifico Carlo Jucci. Al momento dell’università, però, il ritorno a casa, nella sua Georgia, dove si è trasferita a Tbilisi. Poi il dramma della guerra, Putin che invade l’Ucraina e per i georgiani è un salto indietro al 2008 quando al centro dello scontro c’era proprio la Georgia. “Abbiamo paura – ha detto Tika a RietiLife – in Georgia c’è tanta tensione, forse saremo noi i prossimi. Putin ha tentato l’invasione già nel 2008 quando ha occupato il 20% del paese. Anche il Governo ha paura di qualsiasi mossa, per questo come nazione sta facendo poco per aiutare l’Ucraina, ma il popolo non ci sta: tutti i giorni ci sono manifestazioni contro la guerra”.
La guerra, le bombe, sono ricordi ben chiari a Tika che era riuscita a scappare e lasciarsi alle spalle quel brutto periodo: “Ora sto rivivendo quella paura – racconta – sto rivivendo tutto. La Georgia è un paese piccolo in confronto all’Ucraina e all’epoca non abbiamo avuto le forze per affrontare la Russia, adesso grazie ai social media si è diffusa l’informazione sulla guerra e il mondo sta facendo di tutto per aiutare gli ucraini. Noi siamo stati da soli contro di loro. Da noi la guerra è durata 5 giorni, e sono stati i giorni peggiori della mia vita, tantissima gente innocente è stata uccisa, hanno bombardato molte città, avevamo perso sin dall’inizio”.
Ma com’è la situazione oggi? “Dopo il 2008 il 20% del nostro paese è ancora occupato dalla Russia e ogni giorno i militari spingono in avanti la linea di confine e la gente che vive vicino al confine sta perdendo le proprie case. Non possiamo far altro che sperare che un giorno Putin paghi per quello che ha fatto alla nostra gente all’epoca e per quello che sta facendo oggi all’Ucraina”.
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