La Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, indetta dal MIUR nel 2017, è stata istituita per il giorno 7 febbraio ed è un’occasione per riflettere su questo fenomeno ancora troppo diffuso e sugli strumenti usati per impedire problematiche di prevaricazione. Quando si parla di bullismo e cyberbullismo, infatti, si fa riferimento a quei fenomeni sociali che colpiscono i più giovani e che rappresentano un grave problema nella nostra società.
Episodi di bullismo spesso si verificano all’interno delle scuole e vedono i ragazzi essere vittima dei cosiddetti “bulli”, cioè compagni con un comportamento violento nei loro confronti, sia dal punto di vista fisico che mentale. Il cyberbullismo, invece, indica il bullismo che viene praticato attraverso internet oppure altri strumenti telematici. Per tale occasione è stato creato lo slogan: “un Nodo blu contro il bullismo”; che è stato adottato da tutte le scuole d’Italia schierate contro questi fenomeni ai danni di ragazzi più deboli, insicuri o presi in giro ingiustamente. Inoltre il nodo, sin dai tempi antichi, ha assunto un significato simbolico di giunzione e quindi di memoria. In questo caso, sono proprio il bullismo, il cyberbullismo e soprattutto le loro conseguenze sulla vita delle vittime a non dover essere scordati in alcun momento.
L’Istituto d’istruzione superiore “Celestino Rosatelli” ha celebrato la giornata, posticipandola al 25 Febbraio per problemi legati alla pandemia. La mattinata ha visto coinvolte le classi prime, seconde e alcune terze dell’ istituto. L’incontro è stato suddiviso in due momenti: il primo gestito dalla relatrice Germana Meis e dalla testimone Sabrina De Benedetto del movimento nazionale “Bullistop” che, attraverso testimonianze e racconti accaduti, hanno fatto riflettere gli studenti sia sulla definizione di bullismo, sia sulle sue possibili conseguenze.
È stata posta l’attenzione sulla storia di Francesco Scerba, un ragazzo di soli 14 anni che ha perso la vita per colpa del bullismo: era il 22 novembre 1995 quando il ragazzo finì travolto da un convoglio sulla linea Nettuno-Roma per mano di un bullo.
Durante il secondo momento, il gruppo “BullisNO” si è presentato ai ragazzi dell’istituto: è un movimento nato all’interno del Rosatelli nel 2018, finalizzato alla prevenzione, all’ascolto e alla lotta contro bullismo e cyberbullismo. Il gruppo inoltre vuole offrire l’opportunità di denunciare casi di violenza da parte di bulli, accogliere testimonianze di ragazzi e ragazze bullizzati, di spettatori o conniventi; agendo, in un secondo momento, con interventi mirati, appoggiati dagli insegnanti e garantendo la privacy delle vittime. Questo gruppo, fortemente voluto dalla referente professoressa Angela Marcelletti, è formato da 11 studenti interni all’istituto e sei già maturati, ma ancora caldamente attivi nel progetto. Nello specifico Antonazzo S., Tenvoorde A., Carlucci F., Castagni R., Antonacci Y., Valzano D., Rosati A., Antoniozzi S., Fusacchia L., Cornacchiola C., Luciani M., interni all’istituto e Laureti C., Angelucci S., Leoncini R., Angeletti B., Corazza D. e Laureti D., diplomati.
Il messaggio della giornata può essere così sintetizzato: “basta essere vittima di bullismo, il silenzio uccide, abbi il coraggio di denunciare, non bisogna rimanere come leoni in gabbia ma occorre essere audaci, fidarsi dei genitori, dei membri della comunità educativa e degli amici, al fine di debellare questa piaga che colpisce i ragazzi di vari ordini e grado di scuola”. In altre parole questa giornata fa appello alla consapevolezza del problema globale del bullismo e cyberbullismo, al fine di incoraggiare tutti a prender parte alla prevenzione dall’aggressività online per la sicurezza e il benessere psico-fisico dei bambini e della gioventù.
Foto: IIS Rosatelli ©