Il Carnevale Interocrino, unico nel suo genere con i due riti dei “Dodici Mesi” e del “Carnevale Morto” ha radici secolari che affondano nell’antichità Italica ed è tra i più autentici ed arcaici della Regione Lazio. Nonostante le incertezze di questo periodo, il bisogno di mantenere viva la Tradizione e allo stesso tempo quello di “esorcizzare” la morte e inaugurare un periodo di rinascita, ci ha spinto a riproporlo, anche se in modalità diverse.
In particolare, nel tardo pomeriggio di martedì 1 marzo dalle ore 18.00, si svolgerà il tradizionale funerale di Carnevale Morto, al termine del quale il fantoccio rappresentante “Carnevale” verrà bruciato. Questo antichissimo rito, raro nel suo genere, trova similitudini in regioni del Sud Italia come Puglia e Campania e vede una sorprendente partecipazione spontanea da parte della cittadinanza che si riunisce intorno al defunto. Carnevale verrà accompagnato dal sindaco, dal parroco, dal notaio che darà lettura del testamento e dalla Vedova in un corteo vero e proprio cadenzato dalla marcia funebre, fino al luogo in cui verrà bruciato.
E a valle, canti e balli popolari accompagnati da frappe e castagnole. Rimandato a fine Marzo e all’inizio della primavera è invece il rito dei “Dodici Mesi”, rito propiziatorio di origine contadina che la fine della stagione invernale e quindi il ritorno alle attività agricole.
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