Nella mattina di mercoledì 23 febbraio 2022, quasi centocinquanta alunni delle quarte classi dei licei del comune di Rieti e del liceo di Amatrice, hanno partecipato al secondo incontro della VI edizione del progetto “Filosofia e Natura”. L’appuntamento, coordinato dal prof. Alessio Valloni, è avvenuto in modalità on-line, mediante il coinvolgimento dell’autorevole relatore, prof. Giovanni Cogliandro, membro del Consiglio Nazionale dell’AIFR, Dirigente Scolastico dell’I.C. W.A.Mozart” di Roma e vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma.
Al progetto hanno aderito i cinque Licei dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Elena Principessa di Napoli”, il Liceo Classico “M.T.Varrone” e il Liceo Scientifico “Carlo Jucci”, il Liceo “Celestino Rosatelli” e il Liceo Scientifico “S. Marchionne” di Amatrice.
L’iniziativa formativa ha approfondito il tema del rapporto “uomo-catastrofe”, anche riferendosi ai disastri naturali, dal punto di vista di alcuni tra i più grandi filosofi della storia, spaziando da Kant a Fichte, passando per Hegel, arrivando ad Habermas e altri ancora. Il professor Cogliandro ha iniziato la sua relazione dalle quattro domande di Kant: “Che cosa posso conoscere?”; “Che cosa devo fare?”; “Che cosa ho diritto di sperare?”; “Che cos’è l’uomo?”. In particolar modo si è concentrato sulla quarta domanda, spiegando l’uso che fa il filosofo del termine “trascendente”, della determinazione, della lotta interiore ed infine della volontà. Temi tutti ricondotti, successivamente, al più esteso argomento oggetto dell’incontro formativo.
Riferendosi a Fichte e accennando al tema della storia e della rivoluzioni, in particolare la Rivoluzione Francese del 1789, il relatore ha consentito ai partecipanti di delineare l’idea di catastrofe all’interno di un piano sociale, arricchendo la riflessione, attualizzandola, riferendosi alla drammatica crisi tra Ucraina e Russia, con tensioni capaci di coinvolgere il mondo intero.
Centrale è stato il tema dell’ “Antropocene”, termine divulgato dal premio Nobel Crutzen, per definire l’epoca geologica in cui l’ambiente terrestre è fortemente condizionato dagli effetti dell’azione umana, su scala locale e globale. In particolare, la Rivoluzione Industriale del XVIII secolo, ha portato al consistente aumento delle concentrazioni di CO2 e CH4 nell’atmosfera, fenomeno “simbolo” proprio di quanto l’uomo sia in grado di modificare gli equilibri dell’intero pianeta.
La “Politica delle differenze” e la “Fusione degli orizzonti”, come anche le “Differenze, il Riconoscimento e i Diritti” secondo Habermas, sono stati i paradigmi concettuali ulteriormente proposti come termini di riferimento per sviluppare l’argomento trattato, e proprio su questi aspetti si sono concentrati alcune interessanti domande poste dagli alunni dei licei.
L’incontro si è concluso con una breve presentazione di tre libri: “Nell’Antropocene” di Gianfranco di Pellegrino e Marcello di Paola; “Filosofia dell’ambiente” di Andrea Porciello; “Transgenerazionalità: una filosofia per le generazioni future” di Tiziana Andina. Gli studenti sono ora chiamati a rielaborare, con l’aiuto dei docenti, i contenuti proposti, in vista non solo della consegna del prodotto finale per la valutazione e premiazione, ma anche del prossimo incontro fissato il 01 aprile, a cura dell’Associazione culturale reatina “Domenico Petrini”.
Progetto didattico “Reporter a Scuola”, a cura di Mattia Mancini e Giorgia Nardi.
Foto: RietiLife ©