(di Martina Grillotti) Aperti i cantieri per ampliare e raddoppiare la Salaria per Roma (leggi). Durante i primi rilievi che si stanno effettuando per garantire i tempi previsti (dal momento che il lavoro di ampliamento vero e proprio partirà alla fine dell’anno) c’è stata una casuale quanto sensazione scoperta: un selciato che con tutta probabilità potrebbe appartenere all’antica via del Sale di epoca romana. Si trova al km 49 della SS4 nei pressi del comune di Poggio Nativo.
Gli studi preventivi degli archeologi, collaboratori del commissario Soccodato (preposto alla realizzazione dell’opera), avevano già messo in conto la possibilità di rinvenimenti di epoca romana durante i lavori di rifacimento della consolare. “Ci sarà sicuramente qualche problema a livello archeologico per l’ampliamento della Salaria – aveva spiegato Alessandro Betori della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti durante la presentazione dei lavori – soprattutto nel comune di Nerola alle pendici del monte degli Elci, dove ci sono dei muraglioni che erano posti a difesa della Salaria romana, ma anche a Osteria Nuova (ci sono altri elementi romani ma non verranno impattati dalla nuova costruzione), ancora Poggio San Lorenzo che poggia su un imponente viadotto della Salaria romana. Cercheremo di fare lavori d’ispezione preventiva per non bloccare poi i lavori di ammodernamento dell’infrastruttura”.
Insomma tutto previsto dagli studi preventivi, ma certo trovare un tratto così ampio dell’antica via del Sale non è cosa da tutti i giorni e ora ci sarà da capire cosa se ne farà e se questo ritrovamento possa in qualche modo impattare i lavori previsti di ammodernamento della Salaria.
Foto: Pietro Nelli ©