Riccardo FABI © Roma, 3 febbraio 2022
(ch.di.) Il pomeriggio più lungo e bello per le istituzioni repubblicane italiane: ha giurato il Presidente della Repubblica. Inizia così il secondo mandato di fila di Sergio Mattarella, per un settennato che si preannuncia già storico per il tredicesimo Capo dello Stato, il secondo nella storia ad essere rieletto, il più votato dopo il socialista Sandro Pertini.
Dopo esser stato votato dalle Camere e dai delegati regionali sabato scorso all’ottava elezione, oggi Mattarella ha (ri)preso possesso delle sue piene funzioni: la partenza dal Quirinale verso Montecitorio, il giuramento, il discorso, il viaggio dentro Roma sulla storica Lancia Flaminia e l’omaggio all’Altare della Patria, suggellato dal passaggio delle Frecce Tricolori; la stretta di mano con le istituzioni più alte d’Italia, a partire dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.
RietiLife, grazie ai suoi fotografi, ha seguito questa storica giornata per l’Italia, che dal dopoguerra si affida a una rigida quanto attraente cerimonia per eleggere e accogliere il Capo dello Stato. “Per me è una nuova chiamata, inattesa, alla responsabilità, alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi – ha detto Sergio Mattarella, 80 anni, vedovo e padre di due figlie, fratello del governatore siciliano Piersanti, assassinato nel 1980 dalla mafia – Adempirò al mio dovere secondo i principi della Costituzione. La lettera e lo spirito della nostra Carta continueranno ad essere il punto di riferimento della mia azione”. E ancora: l’Europa, il virus, la chiamata a essere coesi e ad affrontare con orgoglio le sfide, i temi della violenza sulle donne, l’immigrazione, gli anziani e i disabili. E un interminabile applauso che ha suggellato la fiducia del Parlamento, dell’Italia, al riconfermato Capo dello Stato.