Polemica a Leonessa sugli impianti sciistici di Campostella, con un botta e risposta tra opposizione e maggioranza. La neve scarseggia (così come su tutto l’Appennino, Terminillo incluso) e il gruppo di maggioranza ha replicato al consigliere di minoranza Vito Paciucci il quale, a sua volta, in una nota ha attaccato gestore e amministrazione sull’apertura ritardata degli impianti: “Su Campo Stella il consigliere di minoranza Vito Paciucci ha preso una cantonata, l’ennesima, forse dovuta alla confusione legata anche ai ‘ceffoni’ politici incassati in questi ultimi anni (dalla sconfitta alle Comunali alla batosta della mancata elezione in Consiglio provinciale) – scrive Leonessa di Tutti, gruppo di maggioranza a sostegno del sindaco Gianluca Gizzi – In dichiarazioni rese alla stampa, il consigliere sostiene testualmente ‘a Campo Stella ci sarebbe neve in abbondanza per aprire gli impianti…’. La domanda sorge spontanea: la neve ci sarebbe o c’è? Non si sforzi troppo Paciucci, la risposta è semplicissima: non c’è neve a sufficienza per sciare, come si deduce anche dalle tante foto diffuse in questi giorni sui social che mostrano cumuli, creati dal vento, alternati a tratti scoperti. Quanto alla ‘possibilità di apertura prima di Natale’, probabilmente il consigliere Paciucci non si trovava a Leonessa in quel periodo, altrimenti avrebbe potuto verificare personalmente che le alte temperature avevano già quasi del tutto sciolto la neve caduta intorno all’8 dicembre. Il consigliere, poi, confonde pubblico e privato – strano per chi come lui ha ricoperto per anni il ruolo di vicesindaco – in una serie di accuse sulla mancata volontà di apertura degli impianti. Probabilmente non ha chiaro il concetto di affidamento: Campo Stella quest’anno è gestita da un privato e quale privato rimanderebbe senza valido motivo l’apertura rinunciando così alla possibilità di guadagnare? Si contestano poi all’Amministrazione Gizzi presunte ‘mancate prese di posizione nei vari tavoli provinciali’. Niente di più sbagliato. Anzi. L’Amministrazione Gizzi parla con i fatti e nelle sedi appropriate, non si esprime certo con sguaiate sceneggiate di cui sembra, invece, un grande interprete il consigliere Paciucci. Quanto all’assenza di organizzazione e pianificazione, di gestione approssimativa e lassista, facciamo presente al consigliere di minoranza che la precedente amministrazione, con lui vicesindaco, apriva gli impianti con ordinanza del Sindaco, un provvedimento che un Sindaco può adottare per fronteggiare situazioni eccezionali. L’apertura di una stazione sciistica è una situazione eccezionale? Forse per chi non sa programmare. Non solo, nel predisporre gli atti per l’affidamento della gestione di Campo Stella è stata riscontrata l’assenza di autorizzazioni di vario tipo, una su tutte l’omologazione della pista che dovrebbe portare gli sciatori a valle: non c’è e non è mai stata fatta. Con quale coraggio si è fatto credere il contrario agli ignari utenti? Chi è che manca di organizzazione e pianificazione? Chi ha per anni gestito in maniera approssimativa l’impianto? Per non parlare di come veniva reclutato il personale, con una procedura che definire opaca è poco, e degli errori commessi nella realizzazione dell’opera: dall’acquisto di impianti assolutamente non funzionali, all’eliminazione della stazione intermedia che ha complicato non poco la vita degli sciatori. Suggeriamo al consigliere Vito Paciucci di smettere di strumentalizzare ogni cosa raccontando favole e di iniziare realmente a lavorare per Leonessa. Sta solo screditando un territorio” conclude Leonessa di Tutti.
Il consigliere di opposizione leonessano, Vito Paciucci aveva scritto: “Da una ricognizione fatta nel fine settimana a Campostella ci sarebbe neve in abbondanza per aprire gli impianti di risalita agli sciatori sin dalle settimane prima di Natale ma l’attuale gestione ha optato invece per aprire al pubblico soltanto nella giornata di domenica 23 gennaio per la salita e discesa. Viene a nudo l’approccio superficiale di chi amministra il Comune di Leonessa che in un momento storico così delicato post sisma e in piena pandemia manca di organizzazione e pianificazione sulla gestione degli impianti di risalita che negli ultimi dieci anni hanno rappresentato il fiore all’occhiello del territorio. Non basta appaltare tardivamente la stazione di risalita ad una ditta che per di più viene da lontano, bisogna crederci in quello che si fa e nel potenziale che hanno certe infrastrutture per la nostra immagine ed economia. Per la preparazione delle piste non basta che cada la neve ma occorre saperla gestire ed è evidente che a Leonessa oggi manchi la capacità di saperlo fare perché la materia prima c’è ma non c’è la volontà di aprire e questo lo dimostra anche la mancata apertura della pista di fondo di Fontenova, con delle ripercussioni enormi per la nostra comunità. Leonessa nella gestione degli impianti di risalita ieri rappresentava il traino per un intero territorio che guarda alla valorizzazione del massiccio del Terminillo come una prospettiva futura in cui credere ed investire ma oggi purtroppo siamo diventati un peso per tutti anche a causa del balbettìo dell’amministrazione e delle mancate prese di posizione che la giunta leonessana a guida Gizzi non ha voluto prendere in questi anni nei vari tavoli provinciali. Prima del 2019 Campostella aveva un bacino di utenza estremamente eterogeneo, erano molti gli sciatori provenienti dall’Umbria, dal vicino Abruzzo, da Roma e dalla provincia di Rieti che ci preferivano ad altre stazioni di risalita, oggi nei nostri affezionati frequentatori riscontriamo soltanto tanta delusione e un briciolo di incredulità nell’assistere a questa gestione approssimativa e lassista, tutti amanti della montagna leonessana che stiamo perdendo di giorno in giorno e che difficilmente torneranno a sciare da noi visti i presupposti” ha detto il capogruppo di minoranza del Comune di Leonessa il consigliere Vito Paciucci.
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