(r.l.) Passeranno in zona gialla da lunedì prossimo Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia. L’ordinanza del Ministro della Salute per il passaggio di fascia arriva a causa dei dati registrati negli ultimi giorni. La scorsa settimana non ci sono stati cambi di colore e dunque a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria (gialle dalla settimana ancora precedente) si aggiungono le 4 che da lunedì prossimo cambieranno fascia portando ad 11 il totale delle regioni gialle.
La conferma del passaggio in giallo l’aveva dato anche l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato: “Festeggiamo con prudenza e nel rispetto delle regole. È atteso un deciso incremento dei casi — spiega l’assessore D’Amato — Rivolgo un invito a vaccinare i bambini per il rientro a scuola in sicurezza. Su dieci decessi sette non erano vaccinati e nessuno aveva la terza dose. Le vaccinazioni non si fermano nemmeno la sera di Capodanno” ha detto l’assessore.
Tre sono i parametri che determinano il colore della regione: incidenza, occupazione dei posti letto in area medica (ricoveri ordinari) e occupazione delle rianimazioni (terapie intensive). Perché scatti la zona gialla devono essere contemporaneamente superate tre soglie limite: 50 casi per 100mila abitanti per quanto riguarda l’incidenza: soglia superata in tutte le regioni; 15% di posti letto occupati in area medica e il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva.
Sì, ma cosa cambia? Le regole gialla sono praticamente uguali alla fascia bianca, la differenza fondamentale è l’obbligo di mascherina all’aperto in più rispetto alla zona più chiara (anche se fino alla Befana il Governo ha imposto l’obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia indipendentemente dal colore delle zone). Anche sulle attività il nuovo Cdm ha esteso l’utilizzo del Super Green pass. Un’estensione che supera le vecchie differenze fra zona bianca e zona gialla. In generale, sia in zona bianca che in zona gialla, non ci sono limitazioni agli spostamenti. Tutti i negozi sono aperti, così come bar, ristoranti e tutte le attività produttive senza limiti di orario. Niente coprifuoco e niente limiti per quanto riguarda pranzi e cenoni. Le restrizioni sono quelle inserite dal nuovo Ddl legate al Super Green passa che ormai serve per quasi tutte le attività al chiuso e all’aperto.
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