Lo spettro dei 50mila casi in un giorno: Governo si prepara alla stretta per Capodanno ed Epifania

Ci sarà giovedì 23 dicembre la cabina di Regia, convocata dal premier Draghi per decidere se tentare un’ultima stretta per l’ultimo dell’anno e fino al 6 gennaio. Si ragiona se sia necessario vietare a livello nazionale feste, concerti e assembramenti, come già fatto nelle grandi città, o se far eseguire un tampone anche ai vaccinati per accedere ai locali ad alta densità.

Quel che è certo è che l’Italia non si appresta a varare un vero lockdown come in Olanda e come probabilmente farà il Regno Unito. Sicuramente, però, Draghi vorrà stringere ancora un po’ le maglie soprattutto sul rischio assembramenti che potrebbero causare un ulteriore peggioramento dei dati. Cinquantamila casi a Capodanno: è la stima allarmante che circola nel governo. Non è un numero campato per aria, visto l’aumento già in corso e considerando che si dovrebbe iniziare a sentire anche il peso della variante Omicron, che corre al ritmo di un raddoppio ogni due giorni.

Cosa prevedrà la stretta di Capodanno secondo le indiscrezioni odierne? Sul tavolo del governo ci sono le ipotesi dell’obbligo delle mascherine all’aperto e la possibilità del Super Green Pass ovunque.  La eventuali nuove misure restrittive non arriveranno per Natale e Santo Stefano. I tempi sono troppo stretti. Molto più realistico un divieto nazionale di feste, concerti, assembramenti di piazza per l’ultimo giorno dell’anno.

Foto: RietiLife ©

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