“Il nuovo De Lellis tra le strutture più moderne d’Europa insieme a ospedale di Amatrice” | FOTO – VIDEO

Foto: Gianluca VANNICELLI – Riccardo FABI © 

(di Christian Diociaiuti) Ferro, vetro, legno. Certamente green. Un po’ struttura nordica, un po’ edificio avveniristico quasi da base lunare ma che entra in simbiosi con la natura, inondato dalla luce, con lunghi corridoi e balconate, scale mobili modello centro commerciale, spazi luminosi che negli interni ricordano un altro moderno ospedale della regione, il policlinico di Tor Vergata. Presentato oggi il nuovo ospedale di Rieti, o meglio, presentato il suo studio di fattibilità: 440 posti letto, 69mila metri quadri di locali e 200mila metri quadri di parcheggi interrati. Secondo lo studio di fattibilità, sorgerà accanto a quello esistente (che verrà poi demolito e accoglierà altre aree a servizio dell’attività ospedaliera) in una vera e propria Cittadella della Salute a pochi km dalla città. GUARDA LE FOTO

“Se nel 2022 avremo finito la terza fase legata al progetto, entro tre anni – cinque in tutto – dovremmo avere l’ospedale” ha detto il dg Asl, Marinella D’Innocenzo, una delle figure chiamate a presentare il progetto nel dettaglio, indicando dunque il 2025 come deadline del percorso che porterà ad avere la nuova struttura (tre anni per la realizzazione vera e propria dell’ospedale). E attenzione: è prevista la demolizione dell’ospedale esistente, una volta ultimate le strutture.

Il nuovo De Lellis costerà 179 milioni (stanziati per Dpcm a febbraio) per la prima trance e altri 55 per la seconda: oltre 200 milioni per un edificio che cambierà il volto alla zona del Nucleo Industriale, a cavallo tra Rieti e Cittaducale. Tre piani più uno interrato e chiaramente un progetto che prevede un’inclusione a 360° dell’ospedale on ciò che gli sta intorno (il vecchio ospedale prima della demolizione e il carcere, ad esempio) e viabilità rinnovata.

Il Governatore Nicola Zingaretti commenta: “Un progetto che non pagheranno i nostri figli, perché siamo usciti dal commissariamento. Il nuovo ospedale di Rieti rientra nel grande lavoro fatto sulla sanità, che ha portato alla Regione 6 nuovi ospedali. Quando per la prima volta venni a Rieti, incontrai una delegazione preoccupata per Cotral e per l’ospedale. Oggi le cose sono cambiate. Dobbiamo uscire – ha aggiunto – dalla paura del futuro con questo lavoro. Siamo passati dalla paura per la chiusura dell’ospedale di Rieti a una delle strutture più moderne d’Europa, proprio qui”.

Come sarà il nuovo ospedale: il servizio di Christian Diociaiuti (montaggio Luciano Mancini)

“Questo è un momento significativo – ha esordito il dg Asl, Marinella D’Innocenzo – a sei anni dalla tragedia del sisma e che ha visto il crollo del Grifoni di Amatrice, con tutto l’impegno della Regione e le autorità fuori dalla Nazione, questo dell’ospedale di Rieti è il secondo obiettivo importante a cui puntiamo. Cercheremo di raggiungere lo scopo nei tempi stabiliti. Siamo andati velocemente partendo da uno studio di fattibilità. Perché un nuovo ospedale? Questa è una provincia con alto indice di vecchiaia, con il 7% di malati cronici, il territorio con l’indice più alto. Vogliamo sia un ospedale riferimento di sicurezza sul fronte sismico e antincendio. Sarà una struttura green con basso impatto sul territorio – aggiunge D’Innocenzo – una struttura modulare, flessibile e con percorsi veloci. Dove le persone verranno trattate con competenza. Rieti può diventare un polo di ricerca, clinico e aperto alle università. Il percorso del nuovo ospedale è diviso in tre fasi: siamo già alla fase due, quella dello studio di fattibilità presentato alla Regione Lazio, dopo aver pianificato le attività. Ora puntiamo alla validazione del progetto, che comprende lo stanziamento delle somme necessarie per l’affidamento della progettazione esecutiva”. A spiegare nel dettaglio il progetto, l’ingegnere Antonino Germolè: “Sarà un ospedale del tutto green, come chiesto dal nostro direttore generale. Sarà carbon free: nessuna caldaia a gas o altri elementi che possano produrre gas di scarico nell’atmosfera”.

L’evento di presentazione si è tenuto nell’aula magna della Asl in via del Terminillo. A fare gli onori di casa, il dg Asl Marinella D’Innocenzo; presenti anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Con loro il deputato Fabio Melilli, il consigliere regionale Claudio Di Berardino, il vescovo Domenico Pompili, diversi sindaci del territorio e vertici militari del territorio, insieme al Questore Maria Luisa Di Lorenzo e altre autorità.

Presente anche il sindaco Antonio Cicchetti: “Un motivo di riscatto per una popolazione che spesso ha dovuto abbassare la testa” dice sull’ospedale. “Un momento particolare: ci sono condizioni ideali, anche nelle differenze delle classi dirigenti, che permetterà a questa città di rialzarsi”. Cicchetti ha ringraziato chi ha lavorato per il progetto ” a partire dall’amico Fabio Melilli”, ma anche il “presidente della Regione” per una Rieti “in condizione più civile”. E da Cicchetti grazie “anche a quelli che stanno al Governo, sono in tanti”.

LA NOTA ASL (guarda le immagini)
Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme all’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato e il Direttore Generale della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo hanno presentato lo studio di fattibilità del nuovo Ospedale di Rieti, un polo altamente tecnologico e green che sarà realizzato grazie a un finanziamento di 179 milioni di euro. L’evento si è svolto oggi pomeriggio presso l’aula Magna della Direzione Aziendale della Asl di Rieti alla presenza delle massime autorità del territorio della provincia di Rieti. Il nuovo Ospedale di Rieti si articolerà in aree funzionali omogenee e di tipo dipartimentale ispirate a modelli di organizzazione assistenziale “per intensità di cura”: sarà strutturato attraverso una piastra su due livelli per le alte tecnologie, emergenza, la parte ambulatoriale e i servizi di supporto e la prima accoglienza; un piano intermedio nel quale saranno collocati gli spazi commerciali e della socialità (sia per l’utenza interna che per l’utenza esterna); un ulteriore livello funzionale costituito da tre elementi che contengono da ovest a est: le aree di degenza chirurgica (in corrispondenza diretta verticale con l’area dell’emergenza, della diagnostica e la parte operatoria; le aree della degenza medica; l’area materno infantile, l’ospedale di giorno e gli studi dipartimentali con le aree per la formazione (in corrispondenza verticale con la hall di ingresso). Le aree di degenza saranno divise ma integrate tra Dipartimento di medicina, Dipartimento chirurgico, Dipartimento salute mentale e Dea e potranno accogliere 440 posti letto tra ordinari, di day hospital, intensiva e sub intensiva, lungodegenza e riabilitazione.

Il nuovo ospedale di Rieti sorgerà su un’area di circa 70 mila metri quadrati in prossimità del vecchio ospedale: 14.691 metri saranno dedicati al Dipartimento di emergenza (soltanto il Pronto Soccorso con la Medicina d’urgenza e la camera calda avrà un’estensione di 4.330 Mq), 3.688 Dipartimento materno infantile, 9.088 Area medica, 6.097 Area chirurgica, 1.098 Area psichiatrica 1.525 Lungodegenza e Medicina fisica e riabilitativa, 11.351 Diagnosi e Cura, 2.867 spazi commerciali e della socialità con hall, ristorante, bar, negozi, baby park, asilo nido, locale culto. Il nuovo ospedale di Rieti avrà un livello di assistenza polispecialistica medio-alta, caratterizzata da un’elevata capacità di prestazioni, che coniuga alta tecnologia e compatibilità ambientale: sarà integrato con la rete dei servizi territoriali e interconnesso attraverso un sistema aperto alla città. L’efficacia della cura, l’umanizzazione dell’assistenza, l’aggregazione funzionale, la realizzazione di flussi dedicati, la velocità dei percorsi assistenziali, consentiranno una risposta efficiente ed appropriata nei diversi setting assistenziali con un’alta qualità delle prestazioni ospedaliere erogate. Lo studio è orientato alla realizzazione di un edificio ad elevata efficienza ambientale, con eccellenti livelli di comfort, in armonia e continuo dialogo con l’ambiente. Tre le fasi di realizzazione: fase di progettazione (1 anno e mezzo); fase di appalto (1 anno); fase di costruzione dell’opera (3 anni). Lo studio di fattibilità del Nuovo Ospedale di Rieti ora passerà all’esame della Direzione Centrale Patrimonio dell’INAIL per l’approvazione, a cui seguirà l’affidamento della progettazione esecutiva da parte della Asl di Rieti, che avverrà entro il 2022. Il Polo Ospedaliero sarà implementato, per fasi successive, con la costruzione di una Cittadella della Salute attorno ad un asse pedonale verde che possa essere vissuto come un parco urbano.

 

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