In vista della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è svolto in Direzione Generale Inps, l’evento live dal titolo “Voci di donne e uomini contro la violenza” organizzato dal Comitato Unico di Garanzia, con la collaborazione degli Organi dell’Istituto e della Direzione Formazione e Sviluppo Risorse Umane, nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Come ogni anno, Inps celebra questa giornata, ricordando tutte le iniziative promosse e realizzate, grazie al supporto delle Direzioni dell’Istituto, per tutelare i diritti e le pari dignità delle persone, favorire una cultura del rispetto e sensibilizzare sul tema della lotta alla violenza di genere.
Il Presidente del CUG Inps, Maria Giovanna De Vivo, ha aperto l’evento richiamando alla memoria le quattro dipendenti dell’Istituto vittime di femminicidio e dando conto della raccolta fondi promossa in favore degli orfani di tre delle quattro vittime, alle quali sono state dedicate sale istituzionali. Ha poi ricordato le iniziative già realizzate e i tanti progetti in essere: l’allestimento della mostra “Com’eri vestita?”, la partecipazione all’incontro con il Museo del Risparmio di Torino nel 2020 con un focus sulla violenza economica e sull’educazione finanziaria al femminile per contrastare la dipendenza economica, l’adozione del Codice di condotta in ottica di genere con l’istituzione di 25 Consigliere/i di Fiducia, selezionati, formati e attivi nelle Direzioni regionali dell’Istituto dal 1° ottobre 2021. È stato dato rilievo al progetto “L’Inps è con le donne”, avviato a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli dalla Sede provinciale Inps di Terni in collaborazione con il Centro Antiviolenza “Liberetutte”, per creare percorsi agevolati di accesso a prestazioni e servizi dell’Inps. Infine, il progetto “NOI X” formazione specifica rivolta al personale, entrambe azioni positive da estendere nel 2022 a tutto il territorio nazionale. Nel contrastare il fenomeno, che resta una sfida prioritaria, l’obiettivo della giornata è anche quello di coinvolgere uomini e donne in un processo di consapevolezza perché il problema non è solo delle donne ma della società e del suo sviluppo. Nonostante la normativa europea, nazionale e locale si sforzi di arginare il fenomeno, la violenza contro le donne continua a registrare dati allarmanti, acuiti dalle conseguenze socioeconomiche della pandemia. Nel 2020 sono aumentate le disuguaglianze e la disoccupazione; le donne sono state in prima linea nel lavoro di cura e i femminicidi sono aumentati del 6% rispetto al 2019. Contrastare il fenomeno è diventata dunque una sfida prioritaria per tutte le Istituzioni, come dimostra la ratifica da parte del Ministro Orlando della Convenzione OIL 190 del 2019 avvenuta lo scorso 29 ottobre, strumento di contrasto delle molestie sui luoghi di lavoro, e il piano strategico nazionale 2021-2023 sulla violenza maschile contro le donne approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Guglielmo Loy, Presidente CIV, nel corso della giornata ha ricordato l’urgenza di promuovere un forte cambiamento culturale, sintetizzando in cinque parole gli ambiti sui quali operare per contrastare la violenza di genere: la cultura, la formazione, la partecipazione, l’autonomia e i servizi.
Gabriella Di Michele, Direttore Generale Inps ha evidenziato il ruolo dell’Istituto nel contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni con l’adozione del Codice di condotta e la nomina di Consigliere/i di fiducia. L’Inps conta oggi il 40% di presenze femminili nelle posizioni apicali ed eroga prestazioni essenziali nella lotta alle violenze di genere, come il reddito di libertà, recentemente introdotto dal Parlamento. Le norme nazionali, a partire dal decreto-legge 93 del 2013 fino alla recente legge 162 del 2021 sulle pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo, hanno permesso di fare passi in avanti nella lotta alle discriminazioni ma vengono spesso attuate con molto ritardo. Come si evince dal report di Action Aid “Cronache di un’occasione mancata” per il 2021 sulle politiche e sul sistema antiviolenza in Italia, soltanto una minima parte dei fondi stanziati per la prevenzione delle violenze di genere arriva a destinazione e questo dimostra che ci sono ancora molti passi da compiere. A rappresentare le voci e il punto di vista delle donne vittime è intervenuta Cinzia Demi, autrice del libro “Voci Prime” e anche responsabile dell’Agenzia Inps di Casalecchio di Reno (BO): otto storie di donne raccolte nel corso dell’attività lavorativa, alcune delle quali relative ad atti di violenza di genere. La narrazione intreccia storie vere ed esperienze vissute di donne, raccolte in occasione di appuntamenti per consulenza allo sportello e mette in luce l’importanza di garantire empatia e aiuto; un esempio, un sostegno definibile come “poetica del sociale”, basato sulla capacità di ascolto della persona, oltre alla mera erogazione di una prestazione all’utente, con l’intento, espresso dall’autrice, di creare una rete di solidarietà e di aiuto.
A rappresentare invece il punto di vista degli uomini violenti è intervenuto lo psicologo Andrea Bernetti, presidente del “Centro di ascolto per uomini maltrattanti” di Roma, che ha raccontato quali percorsi di cambiamento gli uomini possono intraprendere, tramite il riconoscimento del “problema che si può e si deve affrontare”, l’assunzione di responsabilità del proprio comportamento di maltrattamento fisico, psicologico, economico o sessuale e il convincimento che “la violenza non è accettabile”. Approfondimenti tematici sono stati affrontati dalla Vice Presidente del C.d.A. Inps, Maria Luisa Gnecchi, con una riflessione sul bisogno assoluto d’intervenire con strumenti e stanziamenti diversi, al di là della giornata rievocativa, per organizzare una rete di prevenzione e protezione efficace e diffusa sul territorio per arginare un fenomeno purtroppo in crescita. Ha sottolineato l’importanza di attivare una “rete amicale”, specie nei luoghi di lavoro, che consenta di intercettare le situazioni a rischio. A conclusione dell’evento, i saluti di Pasquale Tridico, Presidente Inps: “Se le donne oggi possono avere sostegni adeguati è grazie al lavoro svolto dall’istituto negli ultimi anni. Le vittime di violenza stanno oggi aumentando e rappresentano il 40 % degli omicidi nazionali; questo dato dimostra che il Paese finora ha fatto poco. Voglio ringraziare coloro che si impegnano per tenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne, un tema che riguarda tutti noi e che si affronta traducendo le idee in fatti e comportamenti concreti”.
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