Continua la trasformazione digitale delle città italiane, stando ai risultati emersi dallo studio di ICity Rank 2021, Firenze, Milano e Bologna, che già negli anni passati avevano ottenuto i migliori risultati, si confermano in testa alla classifica sui Comuni più digitali d’Italia, seguiti da Roma Capitale, Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Parma. Ai primi posti, quindi, il Nord e le grandi città. E Rieti? Perde due posizioni rispetto allo scorso anno – quando si trovava al 95° posto – e raggiunge il 97°.
La ricerca valuta il posizionamento dei comuni capoluogo nell’indice di trasformazione digitale, ottenuto dalla media aritmetica di 8 indici: disponibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete. Rieti si posiziona in coda alla classifica delle 107 città studiate ed è pari merito con Cosenza. Gli fa seguito Trapani (99°), Caserta (100°), Nuoro (101°), Foggia (102°), Agrigento (103°), Avellino (104°), Carbonia (105°), Isernia (106°) e la maglia nera se la aggiudica Enna al 107° posto.
Quanto alle tendenze generali, dopo un’accelerazione digitale notevole conseguente alla pandemia, il 2021 è stato un anno di assestamento, ma segnato da fenomeni importanti come la diffusione dell’APP IO e SPID o l’attivazione dei servizi di ANPR. Questa situazione ha portato a una polarizzazione: da una parte ci sono tutte le città che hanno continuato a sviluppare i processi di innovazione, dall’altra città che hanno invece rallentato. Va detto che Rieti al 97° posto segue la tendenza generale dei piccoli centri, infatti le città che sono tecnologicamente più all’avanguardi sono quelle metropolitane. Un ritardo segnato, dunque, quello dei piccoli comuni. Tra le prime 22 città del ranking, ben 10 sono città metropolitane e in generale le dimensioni sembrano incidere sulle performance generali. I capoluoghi con meno di 50.000 abitanti hanno uno scarto complessivo del 25% rispetto alla media nazionale.
“Rieti è tra le ultime città in Italia in materia di innovazione digitale – scrive in una nota il PD Rieti – Lo si evince chiaramente dall’indice di Trasformazione digitale che colloca il capoluogo sabino alla 97esima posizione su 107. Un risultato che giunge purtroppo atteso vista l’annosa e continua mancanza di volontà amministrativa del sindaco Cicchetti di incidere veramente in una materia strategica e fondamentale per la nostra città e i nostri cittadini, come la transizione digitale dei servizi. Una carenza di volontà certificata al di là di ogni ragionevole dubbio che rafforza e dà ragione all’ex assessore Elisa Masotti che se ne è andata sbattendo la porta. Non vorremmo che Cicchetti e i suoi giovani e baldanzosi esponenti della maggioranza, con Sinibaldi in testa, pensino che innovazione tecnologica sia riempire Facebook di post su ogni argomento, compreso il compleanno di grandi attori romani, che poco hanno a che fare con la vita amministrativa della nostra città”.
“Il mondo – attacca ancora il PD – sta affrontando cambiamenti epocali e Rieti, come tutte le altre città, necessitano di una classe dirigente capace di interpretare le sfide e determinata ad intercettare le opportunità che si presenteranno. Ma siamo abituati, oramai dopo 4 anni e mezzo, a questo gruppo di ragazzotti che fanno a gara a chi la spara più grossa sui social”.