Il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, ha partecipato, venerdì mattina a Roma, all’incontro promosso da Anpit, Associazione nazionale per l’industria e il terziario, finalizzato a un confronto tra Istituzioni e associazioni sugli scenari futuri della regione, in particolare legati alla attuazione del PNNR.
“Proseguono gli incontri volti a concertare con il territorio e con gli attori economici e sociali il lavoro per investire al meglio le risorse del piano NextGenerationLazio. Voglio dunque ringraziare Anpit, e il presidente Cesare Bianchi, per aver organizzato questo appuntamento e per aver redatto il documento su idee e proposte per il rilancio economico-sociale del territorio, che ho condiviso in pieno nello spirito e nella concretezza” ha dichiarato Leodori nel corso del suo intervento.
“Abbiamo sempre pensato – prosegue il vicepresidente – alla concertazione come modo di operare e con questo metodo abbiamo impostato anche il NextGenerationLazio. Siamo infatti di fronte a una sfida enorme che riguarda la ripartenza della nostra economia, ma anche il modo in cui realizzarla per renderla equilibrata, ordinata e attenta alle nuove generazioni. Il piano che abbiamo improntato ha quindi l’ambizione di porre mano a problemi atavici delle nostre province in modo mirato e concreto. Con questa ottica abbiamo impostato 3 direttrici, in una visione integrata fortemente legata ai territori: Modernizzazione, Transizione ecologica, Inclusione sociale e territoriale per un nuovo modello di sviluppo sostenibile, innovativo, più giusto e inclusivo”.
“Provincia per provincia, il nostro piano, oltre ai progetti a beneficio della Pubblica Amministrazione, dei cittadini e delle imprese, si concentra sulle infrastrutture viarie, ferroviarie e marittime, in grado di accrescere la forza e la competitività della regione. Penso, solo per citare alcuni dei progetti, alla interconnessione tra l’Anello ferroviario e le linee metropolitane di Roma e le ferrovie ex-Concesse; al prolungamento della Metro A fino a Tor Vergata e al nodo di scambio con la metro C; alla Roma-Lido; all’adeguamento delle tratte ferroviarie Roma-Civitavecchia e Roma-Nettuno, per trasformarle in linee metropolitane, e alla connessione di Tivoli con la rete ferroviaria della Città Metropolitana. Penso poi a progetti infrastrutturali che riguardano la gestione del ciclo delle acque, con il raddoppio dell’acquedotto Peschiera – Le Capore. Tra le priorità del piano vi è anche il ripristino del collegamento ferroviario tra il Porto di Civitavecchia e l’Interporto di Orte e la Superstrada Orte – Civitavecchia e il potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Viterbo. A tutto ciò si aggiunge il tema dell’inquinamento del fiume Sacco, cui il documento dell’Anpit ha dedicato una particolare attenzione e sul quale intendiamo andare fino in fondo, sia sul piano della bonifica che su quello della qualità dell’acqua potabile per tutta l’area. Rimanendo nell’ambito territoriale di Frosinone, a livello infrastrutturale abbiamo programmato anche un intervento per la trasversale Lazio Sud Tirreno-Adriatica, mentre per la provincia di Latina abbiamo impiegato risorse per il potenziamento della linea ferroviaria Formia-Gaeta, e per Rieti, investito per l’adeguamento a 4 corsie per senso di marcia per l’intera tratta della Rieti-Torano-Carsoli-Avezzano. – ha concluso Leodori – Si tratta dunque di un piano di ampio respiro, che investe per intero il territorio con l’intenzione di trasformarlo e proiettarlo verso il futuro con più forza e più coesione. Quelli citati sono solo alcuni interventi, a titolo di esempio, ma siamo convinti che la sfida che abbiamo di fronte sia epocale e forse irripetibile. Occorre fare bene e giocare di squadra. In questo senso l’apporto degli imprenditori laziali è determinante”.
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