Foto: FONDAZIONE VARRONE ©
(di Giacomo Pasquetti) Vivaio, progetto della Fondazione Varrone per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria locale, è stato al centro di una presentazione nell’ex Chiesa di Largo San Giorgio per tirare le somme su quanto ottenuto nei due anni dalla sua istituzione. “Da 309 colloqui di inquadramento sono nate 20 imprese – spiega Vincenza Bufacchi, direttrice della Cna Rieti e una delle menti dietro Vivaio. – È un progetto che sfrutta una grande rete di competenze per creare risorse – ha aggiunto Bufacchi – e ci sono ancora tante proposte in incubazione”.
Il Presidente della Fondazione Varrone, Antonio D’Onofrio, ha spiegato i motivi dietro la nascita di Vivaio: “La pandemia e la voglia di aiutare chi era in difficoltà sono stati il motore dell’iniziativa. Prima abbiamo creato dei percorsi di consapevolezza e poi di formazione per costituire le attività – afferma D’Onofrio – Venti piccole imprese hanno preso vita in questi due anni e sono rimaste attive. Per via di questi successi, abbiamo deciso di fare un passo in più, creando un ulteriore servizio di consulenza in grado di aiutare i piccoli comuni che vorranno sfruttare i fondi del Pnrr”.
Un servizio di accompagnamento alla creazione di un’impresa, quindi, che l’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino definisce “una buona pratica che ha portato dei risultati importanti. Questo progetto usa due misure delle politiche attive della Regione Lazio, che garantiscono copertura economica per creare un ponte per il lavoro. Spero che questa iniziativa continuerà ad avere tante adesioni”.
È stato poi spiegato il funzionamento di Vivaio e delle iniziative collegate, con particolare attenzione alle misure di finanziamento delle imprese che nasceranno. La prima, “selfiemployment”, favorisce le iniziative imprenditoriali con dei prestiti ed è stata illustrata da Daniela Patuzzi, la quale ha garantito “la qualità delle proposte pervenute dal territorio reatino”. Il secondo incentivo è “Resto al Sud”, che sostiene le nuove attività nelle aree del cratere sismico del Centro Italia. Terza e ultima misura è “PerMicro” che si basa sull’erogazione di crediti, in base alla qualità dell’idea dell’imprenditore.
E poi spazio alle parole e alle storie di chi è riuscito a costruire il suo “vivaio” per realizzare un sogno nel cassetto. Elisa Fasciolo ha aperto a Rieti un’azienda che produce alimenti di qualità per cani, MyFoodog. Il progetto è nato da un’intuizione di Elisa ed è stato portato alla luce grazie all’aiuto fornito da Vivaio. E poi Stefania Pochesci che ha aperto a Casperia uno showroom di moda sostenibile, con prodotti vegetali parte integrante di un’economia circolare. Tinture manuali e tecniche personali, unitamente alle agevolazioni di Vivaio, hanno reso possibile la realizzazione di “Lowliving”, il piccolo negozio di Stefania.