“Tanto sulla base dell’affinità politica, quanto in forza di un rapporto familiare, invio l’estremo saluto al Senatore Bruno Vella. In una delle ultime conversazioni, mi rivelò che venne attratto e coinvolto nella sfera politica direttamente da mio padre”: è il ricordo firmato dal consigliere comunale del PSI, Carlo Ubertini.
“La sua figura si identifica con il periodo di massima rilevanza del socialismo italiano, momento nel quale seppe rivestire le maggiori cariche a livello locale ed affermarsi in sede nazionale con l’elezione a Senatore della Repubblica. Dalla netta tempra riformistica e dal costante ascolto ai bisogni, con Bruno Vella dilegua l’espressione di una cultura politica inclusiva, fatta di confronto e dialogo, incline ad una costante, paziente, saggia tessitura. Atteggiamenti inscritti in un’epoca della politica ancora ispirata da chiari riferimenti culturali e da un senso di appartenenza, nella cornice di un’impresa collettiva, e nell’orizzonte di un progetto. D’altra parte le caratteristiche descritte, in Bruno Vella non derivavano solo dall’impronta storica ma, anche, dalla dimensione umana, perennemente contrassegnata dal sorriso, dalla disponibilità e da una laica spiritualità, ad un tempo testimoniata ed alimentata dalla sua spiccata passione per l’arte e per la natura. La cifra progettuale di un’impresa collettiva seppe declinarla anche in privato, edificando un nucleo familiare, con la moglie professoressa Giacinta ed il figlio avvocato Andrea, di alta dignità” conclude Ubertini.
Vella, morto a 88 anni, è stato Presidente della Provincia di Rieti dal 1975 al 1982 e sindaco di Rieti per una parentesi breve a inizio Anni 80, da marzo 1982 al settembre 1983. Questo perché Bruno Vella divenne senatore della Repubblica dal 1983 al 1992, con il Partito Socialista Italiano. I funerali del senatore si terranno a Rieti, a Regina Pacis, martedì 16 novembre alle ore 10:30.
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