“Centro Strampelli in abbandono, comune lo renda fruibile ai cittadini”

“L’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura ‘Nazareno Strampelli’ di proprietà dell’amministrazione comunale, non è più giuridicamente considerato ‘centro di ricerca’. Oggi è soltanto un immobile”. Lo scrive in una nota il Comitato Cittadino “Nazareno Strampelli”.

“La struttura, che all’atto della costruzione lo stesso Nazareno Strampelli volle fosse assegnata come proprietà alla civica amministrazione reatina, fino al 2013 è stata utilizzata dal Centro Ricerche Agricole (CRA) del Ministero dell’Agricoltura, istituzione poi trasformata in Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). Dopo la decisione del CREA di non utilizzare più la struttura di Campomoro questa è stata riconsegnata al Comune di Rieti in data 18 dicembre del 2020. Oggi l’immobile è in stato di abbandono ed a rischio di disfacimento, soprattutto per i danni prodotti alla struttura dal susseguirsi dei recenti eventi sismici” spiegano dal comitato.

“Si tratta di lesioni che, per evitare danneggiamenti irreparabili, debbono essere risanate al più presto. I soldi ci sono: il CREA ha riscosso, da tempo, su delega del Comune di Rieti in data 18 febbraio 2018, la somma di 360 mila euro, quale risarcimento danni da parte dell’Assicurazione con la quale la struttura era stata assicurata. Soldi che debbono essere impegnati esclusivamente per la ristrutturazione dei danni subiti dall’immobile di Campomoro. All’atto della riconsegna al Comune dell’istituto di Campomoro, da parte del Ministero della Agricoltura non ha fatto seguito la riconsegna dei soldi riscossi dal CREA per i danni subiti dal terremoto. Per questo motivo, ancora oggi, la struttura non è stata affatto ristrutturata. Uno stato di fatto che  impedisce alla civica amministrazione di promuovere progetti ed iniziative legate alla storia dell’istituto, ovvero alla cerealicoltura. E’ auspicabile, da parte di questo Comitato Cittadino “Nazareno Strampelli” che il Comune di Rieti provveda al più presto a definire il problema allo scopo di ridare alla città di Rieti la fruibilità di una delle più importanti strutture a testimonianza della sua storia e  magari riproporre lo stesso istituto di Campomoro a Centro di Ricerca, in particolare nel settore della Cerealicoltura”.

Foto: RietiLife © 

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