(ch.di.) Vigilia di gara per il Rieti che domani accoglie il Poggibonsi, nel trenino delle prime in classifica. Fischio d’inizio alle 1430, lo dà Vailati di Crema. Ticket disponibili solo su Etes. Solita conta degli assenti per Boccolini: la caviglia fratturata di Zona non dà buoni segnali e potrebbe averne fino a gennaio; out anche Signate (frattura della clavicola), Palermo ha i soliti problemi al ginocchio, Scibilia non riesce ad allenarsi con continuità, traumi e dunque indisponibilità per Ricci ed Emanuele Menghi. Abili ed arruolati i neoarrivati (leggi). Matteo Menghi ha un sopracciglio lacerato, ma sarà in campo. Alla chiusura della larghissima finestra estiva di mercato, si apprende che Scalon e Campagna (con cui i rapporti sono conclusi da tempo) non rientrano nei progetti: “Non hanno voluto o potuto accettare altre soluzioni” dice l’allenatore del Rieti, Alessandro Boccolini facendo capire che non rientrano nei progetti e che si libereranno a dicembre.
“Il Poggibonsi è una squadra di assoluto valore, prima in classifica. Una squadra quadrata che magari non fa del gioco la sua miglior caratteristica, ma sfrutta quel che ha davanti – chiarisce il tecnico del Rieti – sono molto soddisfatto del mercato fatto dal club: trovare in questo momento under pronti e disponibili non era facile. Dico grazie per aver trovato ragazzi di qualità con fame di giocare. Questa appena passata, sul fronte tecnico, è stata una settimana normale. Ovvio che guardando la classifica c’è un po’ di amarezza. ma nessuno si è rilassato o è crollato”.
Con tutte le assenze e le vicissitudini, Boccolini ogni volta che si trova a fare un cambio ne deve gestire almeno tre per rispettare le regole under: “Questo non è né colpa dei ragazzi, né mia, né della società. Vero, la posizione di classifica è vero che possa far paura, ma è anche vero che in rosa ci sono ragazzi abituati a lottare in certe situazioni, come ce ne sono altri meno. Facciamo i conti agli step: vediamo tra 3-4 giornate. Siamo in lotta per la salvezza, ma magari tra qualche turno le cose sono migliorate o peggiorate. È un momento complicato, ma sono tranquillo: i ragazzi non hanno dato segnali di sofferenza”.
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