“Spettabile Redazione di RietiLife, mi piacerebbe condividere con tutti i lettori del Vostro giornale online l’esperienza vissuta, unitamente a mio padre, presso l’Ospedale di Rieti, nell’intento sincero di complimentarmi con il personale medico ivi operante”: lo scrive una lettrice a RietiLife, pubblichiamo la sua lettera.
“Molto spesso si parla di malasanità; oggi, invece, voglio parlare di un caso di ottima sanità. Mio padre ha avuto bisogno prima di visite urologiche e successivamente di un operazione per tumore maligno alla prostata. Egli è residente in provincia di Benevento e, quando gli hanno suggerito di operarsi, io e mio fratello abbiamo deciso di farlo venire a Rieti, città nella quale risiedo ormai da circa 20 anni. Per mio padre non è stato semplice dover lasciare le cure del suo urologo di fiducia a Benevento, ma è stato piacevolmente sorpreso dall’ambiente sanitario reatino. Siamo arrivati al’Ospedale De Lellis di Rieti senza avere conoscenze, ma vi abbiamo trovato fin da subito gentilezza e professionalità. Papà si è trovato immediatamente a proprio agio ed io ho avuto tutte le risposte di cui necessitavo riguardo la malattia. In questo difficile momento storico, abituati ormai in modo quasi irrimediabile a stare per conto nostro, a diffidare delle persone e delle istituzioni, ammetto che ho apprezzato con sorpresa l’esempio fornitomi dalla Sanità reatina. La gentilezza e la disponibilità che ho incontrato presso tutto il gruppo del Reparto di Urologia (dal primo chirurgo all’ultima infermiera) sono state inaspettate, mi hanno confortata e riempita di speranza. Il mio ringraziamento va a tutti loro, ma in modo particolare al Dottor Caponera ed al Dottor Martis. In loro, non ho trovato medici altezzosi e “distaccati”, capaci di circuire con espressioni tecniche e complicate, bensì persone semplici ed amabili. Ho potuto sperimentare la loro esemplare umanità: persone che, incontrandole lungo le scale del nosocomio e nonostante una lunga giornata di lavoro in sala operatoria, ti riconoscono e si fermano per confortarti. Mai potrò dimenticare gli esempi semplici usati dal Primario Caponera per far comprendere a mio padre ciò che egli avrebbe affrontato e mai dimenticherò la dolcezza di una pacca sulle spalle ricevuta dal Dottor Martis per rassicurarti. È straordinariamente bello poter salutare un medico che lavora in ospedale e che riconosce ogni suo paziente. Grazie a tutti, di cuore, siete veramente un bel gruppo. Non perdete mai quell’umanità e quella gentilezza che vi contraddistinguono, e di cui abbisognano tutti i pazienti, anche quelli che spesso “pazienti” non sono”.
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