Due giorni di full immersion nella valle reatina, per cogliere lo spirito dei luoghi e le potenzialità del territorio: è stato il primo “atto pubblico” del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe, utile a raccogliere le tante idee e spunti di riflessione dei componenti e ad abbozzare il nucleo operativo di una struttura che da qui al 2023 sarà impegnata nella ideazione e realizzazione di attività e progetti che diano al presepe di Greccio una risonanza nazionale e internazionale.
Primo atto venerdì mattina in Curia a Rieti, dove il vescovo Domenico Pompili ha offerto agli altri membri del Comitato la sua lettura della figura di San Francesco, che nella valle reatina trovò quella radicalità e quella minorità che cercava grazie ad un patrimonio naturale e spirituale in larga parte conservato fino ad oggi. Pompili ha ricordato le difficoltà del reatino, tipiche delle aree interne dell’Appennino, ma anche lo straordinario corredo di fondi e opportunità di cui Rieti beneficerà a breve per effetto della ricostruzione post-terremoto e del post pandemia.
Ultimo atto sabato mattina al Museo Internazionale del Presepe di Greccio, dove il professor Franco Cardini ha focalizzato l’attenzione sull’originalità del primo presepe e sull’opportunità di riaprire un canale di comunicazione con Bethlehem, per recuperare anche quell’aspetto dell’esperienza francescana.
In mezzo una fitta serie di visite per le quattro esperte del Comitato, Laura Caruso, Cristiana Colli, Linda Di Pietro e Florinda Saieva, che insieme al vice sindaco Daniele Sinibaldi hanno visitato Rieti città (a partire dal Palazzo Vescovile e dal Teatro e la biblioteca comunale) e successivamente l’intera valle, soffermandosi non solo nei santuari francescani ma anche nei borghi di maggior interesse storico del montepiano.
A Greccio si è svolto il workshop conclusivo, coordinato dal sindaco di Greccio Emiliano Fabi e al quale hanno partecipato il presidente della Fondazione Varrone Antonio D’Onofrio e il delegato dei Frati minori padre Alvaro Cacciotti. Dalla ricca e articolata condivisione di idee e proposte è emersa la necessità di strutturare rapidamente il Comitato sul piano operativo così da iniziare a lavorare sulla proposta progettuale che orienterà l’attività da qui al 2023, proposta che secondo il cronoprogramma fissato dal Ministero dei Beni Culturali dovrà essere pronta in primavera.
A dicembre, in vista del Natale, la prima uscita pubblica del Comitato, per presentarsi alla città e alle forze vive del territorio.
Foto: Comune Greccio ©