(di Federico Ducco – da RietiLife Free Press) La ricostruzione rischia di subire una brusca frenata proprio nel momento in cui il Commissario Giovanni Legnini prova ad accelerare. Tutta colpa dell’aumento dei costi delle materie prime per l’edilizia che rischia di compromettere gli sforzi per la ricostruzione dopo il sisma del 2016. A dire il vero Legnini è intervenuto con un aumento dei costi parametrici e del prezzario del 6% per il residenziale e dell’11% per gli immobili produttivi.
L’Ordinanza prevede diverse altre misure per favorire e sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive nella ricostruzione, anche con l’accelerazione dei pagamenti su quanto eseguito, e altre semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici. Una misura però ritenuta insufficiente dalle associazioni di categoria. Per l’Ance di Rieti la misura presa non compensa quelli che sono gli aumenti dei costi riscontrati fino ad adesso. Sulla questione influirà anche l’andamento dei lavori legati al bonus 110%: se la ricostruzione viene considerata non appetibile le imprese potrebbero decidere, come già molte, di dedicarsi ai lavori legati a questa misura. Dello stesso parere le associazioni di artigianato locali, impegnate nei cantieri della ricostruzione, che apprezzano il lavoro di Legnini ma non i recenti provvedimenti. Insomma la strada verso la ricostruzione è ancora lunga e piena di ostacoli.
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