Mercato del lavoro in grande fermento nell’alto Lazio nel trimestre agosto-ottobre 2021 in cui si preannuncia da parte delle imprese un programma di assunzioni di 5.870 lavoratori (+15,3% rispetto al 2019): 3.690 lavoratori nella provincia viterbese (+23,8%) e 2.180 in quella di Rieti (+3,3%).
Per quanto riguarda i dati a livello nazionale, nel trimestre agosto-ottobre le imprese hanno in programma di assumere 1,2 milioni di lavoratori (+13,8% rispetto all’analogo trimestre 2019), mentre per la Regione Lazione sono previste 123.350 entrate (il 4,3% in più rispetto al 2019).
È quanto emerge dall’ultimo bollettino “Excelsior”, il sistema informativo realizzato da Unioncamere e Infocamere in collaborazione con Ministero del Lavoro e Unione Europea, che riporta il quadro previsionale della domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese, fornendo indicazioni di estrema utilità soprattutto per supportare le scelte di programmazione della formazione, dell’orientamento e delle politiche del lavoro.
“Si denota una buona crescita della nuova occupazione – dichiara Francesco Monzillo, Segretario Generale della Camera di Commercio di Rieti – Viterbo –, nonostante sia comunque necessario recuperare ancora delle posizioni, rispetto alla situazione ai periodi pre-Covid. La strada sembra tuttavia essere quella giusta, soprattutto in alcuni settori strategici, in particolare quello del turismo”.
Scorrendo i vari settori nel trimestre agosto-ottobre l’industria prevede di assumere 1.470 unità nell’alto, di cui 880 nella provincia di Viterbo e 590 in quella di Rieti, evidenziando una crescita del 4,3% rispetto allo stesso trimestre del 2019 nel Lazio (nel dettaglio l’1,1% in più rispetto allo stesso trimestre del 2019 per quanto riguarda la provincia di Viterbo e e il 9,3% in più per quella di Rieti).
Per i servizi la crescita risulta essere ancora più consistente con 4.410 nuove assunzioni nel territorio delle due province, segnando una crescita complessiva del 19,8% rispetto al 2019. A livello provinciale l’incremento risulta essere percentualmente differenziato rispetto al 2019: +33,6% per la provincia viterbese, determinato dalla previsione di 2.820 assunzioni, e +1,3% per la provincia di reatina con 1.590 nuovi posti di lavoro.
Notevoli i segnali di ripresa dei settori più a lungo soggetti alle restrizioni, quali i servizi turistici, che continuano la fase ascendente iniziata a luglio e nel trimestre agosto-ottobre programmano nel Lazio nord 1.360 reclutamenti pari al 78,9% in più rispetto all’analogo periodo nel 2019. Nel dettaglio sono 950 le persone in entrata nel viterbese (+86,3 rispetto al 2019) e 410 nella provincia di Rieti per l’intero trimestre (+64%).
Con riferimento al settore delle costruzioni complessivamente il comparto delle costruzioni impiegherà entro il mese di ottobre 590 persone, pari a +31,1% di lavoratori rispetto all’analogo periodo del 2019. Di questi 390 nella provincia di Viterbo (+44,4%) e 200 in quella di Rieti (+11,1%).
La difficoltà di reperimento delle figure ricercate dalle imprese si mantiene elevata e si attesta al 37,9% per la provincia di Viterbo e al 34,6% per quella di Rieti. Nella provincia viterbese, in particolare, sono difficili da reperire le figure professionali di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (53,4%) con una richiesta prevalente nell’industria alimentare (75%) e nell’edilizia e manutenzione degli edifici (55,6%).
Nella provincia di Rieti, invece, le figure di più difficile reperimento sono gli impiegati, professioni commerciali e nei servizi (40,3%), in particolare personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali (56,7%) e operatori dell’assistenza sociale, in istituzioni o domiciliari (55,4%).
Rispetto alla tipologia di contratto nell’alto Lazio complessivamente le assunzioni stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, saranno il 24%, le assunzioni a termine, ossia a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita, il 76%. Nel dettaglio nella provincia di Viterbo il 26% saranno stabili (-11%), e 74% a termine (+11%). Per la provincia di Rieti, invece, nel 21% dei casi stabili (-8%) e il 79% a termine (+8%).
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