“Per avere deciso di restare dove il rischio di perdere tutto vi ha già toccato e perché l’amore per la propria terra non si è fatto scalfire dalla paura che rende invivibile persino la vostra casa, dimostrando un eccezionale coraggio e forza per la ripartenza”. Sono queste le motivazioni con le quali l’imprenditrice associata della Copagri Lazio Maria Chiara Buffa e la sua famiglia, che hanno vissuto in prima persona la drammaticità del sisma di Amatrice, sono stati insigniti del “Premio Valore Coraggio”.
“Nell’anno successivo al tragico sisma del 2016, in cui la mia famiglia è stata ospitata a Roma da alcuni parenti, abbiamo capito che volevamo tornare ad Amatrice per vivere e per ricostruire la nostra città, con la quale c’è un fortissimo legame che neanche la natura è riuscito a scalfire”, ha affermato Buffa durante la premiazione, dedicando il riconoscimento a tutte le vittime del terremoto. Da Arif Oryakhail, medico afghano appena rientrato da Kabul, dov’era tornato per collaborare alla ricostruzione della rete ospedaliera pur avendo trovato in Italia asilo politico, a Don Luigi Merola, l’ex parroco “anticamorra” del quartiere Forcella di Napoli che incurante delle minacce ha strappato tanti ragazzi alla criminalità organizzata e continua a farlo, sono tanti i volti del coraggio cui è andato il prestigioso premio, promosso dalla Fondazione Italia Sostenibile in collaborazione con Proloco e Comune di Arrone e con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Terni.
“Si tratta – spiegano i promotori – di una ricompensa al coraggio a 360°, non necessariamente legato quindi a gesti eclatanti, ma anche a testimonianza di fatti compiuti, immaginati o sperati che, troppo spesso inosservati, meritano invece di essere riconosciuti; è un riconoscimento a chi fa la differenza, a chi mette sé stesso al servizio di un’iniziativa, di un bisogno, di una causa. Tutto ruota intorno alla propulsione insita nel coraggio stesso, che anche in assenza di un atto eroico può portare a un risultato altrimenti impossibile da ottenere, legato all’umanità, ai sentimenti, alle passioni, ai convincimenti, alla generosità, al sostegno, all’attenzione e all’amore per ogni aspetto encomiabile della vita”.
“Sono particolarmente orgoglioso del meritato premio, che va a riconoscere la grandissima forza di volontà mostrata da Maria Chiara, che ha deciso di rimboccarsi subito le maniche per ripartire il prima possibile dopo il tragico sisma che aveva azzerato la sua attività; non posso che complimentarmi con lei e la sua famiglia per la tenacia e il coraggio dimostrato” afferma il presidente della Copagri Lazio Guido Colasanti.
Foto: Copagri Lazio ©