(di Christian Diociaiuti) Pensavate davvero che, con le paralimpiadi e l’atletica, Rieti, non portasse a casa qualcosa? Se sì, sbagliavate. E di grosso. Nella storica tripletta dei 100 metri femminili T63 (categoria funzionale di chi ha subito una amputazione monolaterale transfemorale con protesi) – che consacrano lo sprint italiano dopo le gioie di agosto – c’è un’atleta della Studentesca Rieti Andrea Milardi.
È Monica Contrafatto, atleta che indossa la maglia rossoblù da qualche tempo. L’ultima volta a Rieti ha corso a fine maggio, era il 22: 14.97 nella gara del Guidobaldi. Era una delle tante gare di avvicinamento alle paralimpiadi. E oggi Monica Contrafatto è salita sul podio di Tokyo, sventolando il tricolore assieme a Martina Caironi e Ambra Sabatini. Terzo posto, crono a 14.73.
“Quando la tesserammo – racconta a RietiLife il dt della Studentesca Milardi, Alberto Milardi – disse di essere orgogliosa. Beh, oggi ricambiamo quell’orgoglio. Ha portato Rieti sul podio di Tokyo, ci ha portato la Studentesca. Un’atleta eccezionale, con una storia straordinaria alle spalle”.
Monica Contrafatto, è un militare, Caporale Maggiore scelto dell’Esercito: in Afghanistan nel 2012 ha perso la gamba destra, vittima di un attentato. È stata la prima donna italiana a essere decorata dall’esercito: nel 2015, una Medaglia al valore per il suo atteggiamento durante l’episodio. Nel 2016 a Rio vinse un altro bronzo nei 100. L’atleta al Corriere aveva rivelato di voler dedicare un’altra medaglia “all’Afghanistan. Ovviamente corro per l’Italia ma là, oltre alla gamba, ho lasciato anche il cuore. Ho conosciuto un sacco di bambini. Sono partita vuota e sono rientrata piena dentro”.
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