(di Christian Diociaiuti) Fa rumore l’annullamento del concerto di Briga, previsto per stasera, sabato 4 settembre, a Rieti nell’ambito della quarta sera della Fiera Mondiale del Peperoncino. Una decisione nata per motivi di ordine pubblico, sulla scia delle polemiche nate per la presenza di oltre 3000 persone al concerto di Cristina D’Avena. L’area concerto, giovedì sera, ne ospitava regolarmente 450 di spettatori, con distanziamento e mascherine oltre alla necessità del Green Pass; ma attorno, tra piazza Mazzini e piazza Oberdan, in tanti hanno voluto seguire la regina delle canzoni cartoon, clou del cartellone del Peperoncino. Sono saltati gli schemi e da una città in visibilio per le canzoni dei cartoni, si è passati a una situazione che ha generato non poca preoccupazione.
Inevitabilmente, dai social che hanno vagliato foto (guarda quelle di RietiLife – anche qui), post e stories della serata con D’Avena, la polemica si è spostata in ambienti più alti: La Stampa, ad esempio, in un articolo, riportando uno scatto di RietiLife e analizzando la situazione documentata dalla nostra testata per il concerto di Cristina D’Avena, ha approfondito e parlato del concerto, avanzando dubbi sulla situazione e su quanto accaduto, ma anche la paura di una catalizzazione della variante delta del Covid-19 e che il concerto si potesse trasformare in una “bomba virale” visto che il Green Pass (con cui si accede obbligatoriamente alla fiera) certo non garantisce l’assenza di contagio. La polemica è finita anche su Repubblica.
Osservazioni che hanno innescato una serie di riflessioni, tanto da portare l’organizzazione, di concerto con le autorità, ad annullare il concerto di Briga, rapper romano “figlio” di Amici di Maria De Filippi e che oggi, se non ci fosse stato l’annullamento, avrebbe portato a Rieti tanti giovani fan, con la paura per l’organizzazione e le autorità di bissare un altro “Cristina D’Avena effect”. Delusi i fan di Briga, che sono corsi sui social a gridare il loro “dolore”.
Ieri, intanto, per il live di Adriano Pappalardo (leggi) è stato rafforzato il cordone attorno all’area concerto: di fatto non si poteva stare nel tratto di strada davanti al liceo Classico. Ma i numeri erano evidentemente più ridotti rispetto al concerto di Cristina D’Avena, pur con un bel seguito per Pappalardo e il suo repertorio. Ora c’è da chiedersi se anche Michele Zarrillo e il concerto di domani, domenica, sempre a piazza Mazzini, rischi di saltare o se si ovvi con un nuovo cordone anti assembramento, sperando in un afflusso più contenuto (anche se l’artista è conosciuto e amato).
Sulle polemiche e su tutta la situazione che imbriglia i live, è voluto intervenire Adriano Pappalardo che a RietiLife ha rilasciato un’intervista video al direttore di RietiLife Emiliano Grillotti: “Venite a vedere come si rispettano le regole a Rieti e come si organizzano gli eventi. Dico grazie a questa città. Al Ministro Speranza e alla sindaca Raggi dico: voi cosa avete fatto, vi sembra giusto?”.
VIDEO – Parla Adriano Pappalardo (video di Emiliano Grillotti)
Foto: RietiLife ©