Pioggia di finanziamenti in arrivo dalla Regione Lazio, che ha stanziato 74 milioni di euro solo per la zootecnia sostenere, un settore fortemente provato dalla pandemia e fondi che consentiranno lo scorrimento delle graduatorie per i giovani, la misura 4.1 che prevede un sostegni agli investimenti nelle aziende agricole e 6.1, destinata agli aiuti all’avviamento aziendale per giovani agricoltori. Sono solo alcune delle modifiche al piano di finanziamento approvate a seguito della proroga del periodo di durata dei programmi sostenuti dal Fears, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. La Regione, infatti, ha apportato una modifica del piano di finanziamento del PSR 2014-2020 del Lazio, all’interno del quale saranno integrate le annualità 2021 e 2022, con indicazione della rispettiva dotazione finanziaria, e provvederà a ripartire il montante complessivo delle nuove risorse tra le diverse misure di intervento, per un importo complessivo di oltre 144 milioni di euro a cui corrisponde un contributo pubblico totale di oltre 283 milioni di euro.
“Si tratta di investimenti in settori strategici per l’agricoltura – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che in questi mesi abbiamo fortemente sollecitato, come quelli per la zootecnia. L’emergenza Covid è costata alle stalle italiane 1,7 miliardi di euro. Questi finanziamenti rappresentano una boccata di ossigeno per le tante aziende laziali vessate dalla crisi”. Nel Lazio l’attività zootecnica viene esercitata da oltre 9.600 aziende, di cui circa 5.600 sono aziende di bovini e il 40% delle aziende bovine alimenta la filiera lattiero-casearia. Solo per la misura 4.1 sono stati stanziati circa 48 milioni di euro. Si tratta di 35 milioni di euro a titolo di stanziamento aggiuntivo per il finanziamento della graduatoria di ammissibilità. E ancora 16 milioni e 500 mila euro saranno destinati invece alla misura 6.1. destinata agli aiuti all’avviamento aziendale per giovani agricoltori.
“Lo scorrimento delle graduatorie consentirà ai nostri giovani – conclude Granieri – di poter realizzate i loro progetti imprenditoriali. Le nuove generazioni rappresentano il nostro futuro e hanno bisogno di essere sostenute anche finanziariamente, perché sono la forza trainante della filiera agricola alla quale sono in grado di dare il loro prezioso contributo. Da tempo sottolineavamo, infatti, l’importanza dello scorrimento delle graduatorie, proprio per dare la possibilità a chi non ha avuto modo di accedervi, di poterlo fare”. Nel Lazio si registra un balzo storico del 10% del numero di giovani imprenditori agricoli, che a livello nazionale si attesta al 14%, rispetto a cinque anni fa, che va in controtendenza con l’andamento generale nel 2020 e la crisi provocata dall’emergenza Covid.
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