Il Lazio con la legge n. 294, concernente “Disposizioni collegate alla Legge di Stabilità regionale 2021 e modificazioni di leggi regionali”, approvata ieri sarà una delle prime Regioni in Italia a dare attuazione alla legge n. 4 del 2013 che regola il riconoscimento giuridico delle professioni e delle Associazioni professionali per tutte quelle realtà non organizzate in strutture come gli Ordini o i Collegi professionali. La Regione ha anche stanziato un milione e mezzo di euro nel triennio per favorire, soprattutto tra i giovani professionisti, la costituzione delle associazioni, l’avvio, il funzionamento e la digitalizzazione dell’attività professionale stessa.
“Grazie al lavoro e alle sollecitazioni di diversi rappresentanti dell’AEPI, la confederazione che raccoglie le associazioni di queste professioni – commenta il presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio, Fabio Refrigeri – sono venuto a conoscenza della situazione in cui si trovano migliaia di professionisti che non avendo un riconoscimento o non essendo iscritti in alcun ordine professionale hanno una forme di tutela minore. Grazie al lavoro di tutta la struttura regionale e alla sensibilità dell’assessore Claudio Di Berardino siamo riusciti a porre in essere questa norma oltre a supportare i professionisti soprattutto i più giovani, in un momento in cui c’è una crescente domanda di servizi improntati alla multidisciplinarietà che richiedono la collaborazione e la sinergia di figure professionali diverse e di organizzazioni più grandi e strutturate, potrà giovare anche ai cittadini”.
“Un plauso alla Regione Lazio – commenta il presidente della Confederazione AEPI Mino Dinoi – per aver recepito questa istanza. Ovviamente adesso l’auspicio è che anche altre Regioni facciano altrettanto replicando ed esportando questo modello virtuoso. In un momento difficile come quello attuale, l’attenzione delle istituzioni a tutti i livelli diventa fondamentale per le nostre imprese e i nostri professionisti. Soprattutto quando si sostanzia in iniziative tangibili, come in questo caso”.
“Un supporto concreto che guarda ai professionisti tutti, senza alcuna distinzione – così Celestino Bottoni, presidente di Ancot aderente ad AEPI – Non dimentichiamo che nella fase più dura dell’emergenza Covid, a livello nazionale le imprese hanno ricevuto pochi indennizzi e i professionisti quasi nulla. Quindi ben vengano questi aiuti economici da parte della regione Lazio, peraltro allargati sia ai professionisti che appartengono agli ordini professionali che i non ordinisti che hanno pari dignità e necessitano delle medesime tutele”.
Alla Conferenza stampa da remoto di presentazione del provvedimento ha preso parte anche la coordinatrice regionale AEPI Lazio, Rita Palombi.