“Poco meno di un mese ci separa dal quinto anniversario del terremoto che ha scosso il Centro Italia nel 2016 e che ha colpito il nostro territorio determinando una profonda lacerazione non solo del tessuto urbano ma soprattutto di quello sociale ed economico. Abbiamo necessità di cogliere opportunità di rinascita e di utilizzare rapidamente i fondi stanziati per la ricostruzione. Non possiamo e non dobbiamo perdere tempo dietro lungaggini burocratiche che dilaterebbero inutilmente i tempi di realizzazione”: così l’Associazione Uniti per Rieti si rivolge al Sindaco Cicchetti e all’assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Antonio Emili.
“Per questi motivi relativamente alla delibera che viene proposta al prossimo consiglio comunale con la quale, meritoriamente, si propone di utilizzare i fondi del sisma per la costruzione di nuove scuole e non spenderli per un difficoltoso adeguamento dell’esistente, Uniti per Rieti si chiede perché intraprendere la strada della lunga e dispendiosa contrattazione con un privato per la costruzione della nuova scuola Basilio Sisti e Minervini in fondo a Viale Matteucci, quando vi è la ravvisata esigenza di dare agli studenti una nuova e moderna sede in tempi rapidissimi? Non sarà mica la scusa delle scuole sicure per garantire poi ai privati il raddoppio del centro commerciale targato Pd? Signor Sindaco e Signor Assessore, perché fare una complicata Variante al Piano Regolatore, peraltro da te voluto e approvato nel 2001, quando il Comune ha terreni di sua proprietà o ne potrebbe acquisire altri attraverso lo strumento dell’esproprio per pubblica utilità? Per questo Uniti per Rieti, in relazione alle recenti dichiarazioni circa la costruzione degli edifici scolastici su cui trasferire le scuole Sisti e Minervini, chiede che “si attivi il percorso più semplice e veloce per dare alla città scuole sicure nel più breve tempo possibile. Infatti, l’ipotizzata localizzazione, necessita di una variante urbanistica che comporterà un anno / un anno e mezzo, salvo intoppi, di ritardi nell’avvio dei cantieri. Con la naturale conseguenza che neanche la prossima amministrazione che uscirà vittoriosa dalle elezioni del 2022 riuscirà ad inaugurare il nuovo edificio. L’ Amministrazione, nella scelta delle aree su cui costruire le nuove scuole, tenga conto dell’attuale piano regolatore, frutto tra l’altro, di una passata amministrazione Cicchetti e delle aree in esso individuate per la costruzione di edifici di pubblica utilità. Almeno quattro di queste aree hanno destinazione urbanistica atta alla costruzione di nuove scuole e sono per dimensione tali da consentire in futuro, ampliamenti o costruzione di altri edifici attinenti attività scolastiche o ad esse collegate. Tale scelta consentirà di cominciare sin da subito a redigere i progetti e attivare tutte le attività propedeutiche alla costruzione, per poi cominciare i lavori non appena ottenute le necessarie autorizzazioni, con tempi ben più brevi di quanto occorrerebbe se si scegliesse un’area con destinazione d’uso non adeguata. Quanto all’area di Viale Matteucci, che senz’altro merita soluzioni che possano evitare il perdurare dell’attuale situazione di degrado, potrà essere inserita nei progetti di rigenerazione urbana che, come per Rieti 2020, stante la mole di risorse all’uopo destinate dal Governo, il Comune di Rieti certamente redigerà”.
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