(di Valentina Fabri) Al carro e al ricco corredo funerario del principe di Eretum, in mostra fino al 10 ottobre a Rieti, Palazzo Dosi-Delfini, si aggiunge ora un libro, Strada facendo. Il lungo viaggio del carro di Eretum, curato da Alessandro Betori e Francesca Licordari con il contributo di archeologi, studiosi e ricercatori della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Area metropolitana di Roma e provincia di Rieti, Sabap Frosinone e Latina, Museo Nazionale Romano, Cnr, Università degli Studi di Pavia, Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico, Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Il libro (ed. Il Formichiere, 107 pagine), pubblicato con il contributo della Fondazione Varrone, ripercorre le vicende dell’insediamento di Eretum, terra di incontro-scontro tra Sabini e Romani dai primi tempi della Repubblica, grazie alle scoperte legate alla necropoli di Colle del Forno popolata tra il VII e il III secolo avanti Cristo, e in particolare alla ormai celebre tomba XI. A complicare la “lettura” del sito, all’inizio degli anni Settanta, fu lo svuotamento della tomba e il trafugamento dei reperti più preziosi tra cui i due carri del principe sabino che vi fu deposto. Ma l’ampia gamma degli oggetti presenti fece capire immediatamente agli archeologi di trovarsi di fronte a una tomba di una famiglia di rango eccezionale.
Tutto questo materiale è ora finalmente riunito in un un’unica esposizione – quella di Rieti – in attesa di trovare la sua definitiva collocazione nel Museo Archeologico di Fara Sabina e trova un’ampia ricognizione nel libro dedicato al carro di Eretum, aperto dalle prefazioni della Soprintendente Paola Refice e del presidente della Fondazione Varrone Antonio D’Onofrio, con testi di Marina Angelini, Chiara Arrighi, Enrico Benelli, Alessandro Betori, Massimiliano Di Fazio, Adriana Emiliozzi, Francesca Licordari, Paola Santoro e Stéphane Verger.
La pubblicazione sarà in distribuzione gratuita da oggi e fino al 10 ottobre per i visitatori della mostra di Palazzo Dosi-Delfini. Chi avesse già visitato l’esposizione, può ritirare la sua copia al desk della mostra. La mostra è aperta tutti i giorni, dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero, senza bisogno di prenotazione.
Foto: RietiLife ©