“La destra reatina, come nel 2017, inizia la propria via elettorale con un sondaggio. Quello scorso, che doveva certificare il ritorno di Cicchetti, fu commissionato da Infoprotecno srl, diffusi i risultati il 15 Gennaio 2017, pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 17 Gennaio 2017. Quel sondaggio fu eseguito e diffuso nei modi previsti per legge, di cui ancor oggi sono pubbliche domande, campione, metodo, risposte, sia nell’interesse dei cittadini sia per tutela degli organi di informazione cittadini (QUI IL SITO). Al pari di sondaggi politici svolti anche presso altri comuni in vista di elezioni amministrative”: lo dice Nome Officina Politica.
“Il nuovo sondaggio, di cui si è data diffusione il 15 Luglio in un comunicato da parte delle segreterie cittadine di Forza Italia, Fratelli d’Italia, IoCiSto, Lega-Salvini Premier, ha l’obiettivo dichiarato di individuare il successore di Cicchetti oppure, qualcuno bisbiglia, a certificare la necessità di un quarto mandato. Di tale sondaggio non si ha, ad oggi, ancora traccia sui canali ufficiali, ma solo in quel comunicato. Se non è stato pubblicato perché potrebbe portare imbarazzo alla giunta uscente, le segreterie avrebbero potuto mantenerlo ‘privato’ senza diffonderne risultati, come invece scelto di fare. Fino ad ora, si tratta pertanto di ‘chiacchiere al vento’. NOME Officina Politica attende ma soprattutto chiede con forza la pubblicazione secondo legge del sondaggio, con tanto di domande, campione, metodo, percentuali di gradimento. La legge prescrive infatti ”obbligo, per il soggetto realizzatore, di rendere disponibile sul sito internet della Presidenza del Consiglio del Ministri (…), il “documento” completo relativo ai sondaggi pubblicati o diffusi al pubblico’. Ora, non c’è dubbio che il sondaggio sia non solo politico, ma financo elettorale laddove nel comunicato si diffonde il risultato di ‘forte gradimento complessivo del centrodestra, largamente prevalente, attraverso tutti gli esponenti testati, nei confronti di eventuali candidati del centrosinistra’. Diffondere (parzialmente, secondo convenienza) risultati di un sondaggio senza esporre i dati, non solo è una pratica contro la legge, come dovrebbe essere ben noto al committente ed è noto a chi lo ha eseguito, ma ingannevole (fino a prova contraria) nei confronti dell’opinione pubblica e soprattutto scorretta nei confronti degli organi di informazione” conclude Nome.
Foto: RietiLife ©
Visto quanto sopra è quindi urgente che i committenti rendano pubblici secondo legge i dati: questo sia nell’interesse dei cittadini sia per tutela dei nostri media.