In una nota Sergio Pirozzi, consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale emergenze e prevenzione grandi rischi di Fratelli d’Italia, commenta: “Nonostante la grancassa comunicativa a reti unificate che arriva dall’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, la campagna vaccinale nel Lazio continua a regalare ai cittadini problemi e disservizi. Sono centinaia anche oggi le segnalazioni di persone rimandate a casa nonostante una prenotazione scritta in virtù della quale avrebbero dovuto effettuare la seconda dose di vaccino”.
“Nel pomeriggio ad esempio a Colleferro cittadini arrivati da tutto il circondario, con spostamenti anche di un’ora e sacrifici lavorativi, sono stati rimbalzati alla porta senza troppe spiegazioni da parte del personale del centro vaccinale che si è limitato a ripetere: “la colpa è della Regione Lazio. Tornate tra due settimane”. Mi chiedo, caro Assessore D’Amato, è giusto tutto questo? È umano rimandare a casa donne incinte, soggetti fragili, anziani? La loro unica colpa Assessore è quella di avere il proprio diritto alla salute nelle mani di un’istituzione regionale non in grado di garantire l’accesso al vaccino nel pieno di una pandemia. Come si può chiedere ai cittadini di legare il ritorno alla vita al certificato vaccinale se poi gli hub regionali, con Colleferro capofila nei disservizi, non garantiscono l’unica prestazione per la quale sono stati creati? Caro Assessore, le do un consiglio, faccia una telefonata al presidente Zingaretti, adesso che non si deve più dividere tra la Regione Lazio e il Pd, magari in due riuscite a risolvere un problema”.
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