(da RietiLife Free Press) Stasera alle 21 Rieti si ferma. L’Italia, tutta, si ferma. C’è la Nazionale. Sembra di rivivere la scena del Ragionier Ugo Fantozzi che si aggira per la città e chiede, dopo aver spaccato la finestra di un appartamento: “Chi ha fatto palo?”, ricevendo un bel cazzottone. Il sacro (profano) fuoco del pallone si accende a Wembley per la semifinale degli Europei. Una competizione di solito meno sentita di quanto lo si sta facendo oggi. Complice la pandemia: il peso delle chiusure, delle distanze, ci ha uniti. Come il bel gioco della squadra del Mancio. E allora stasera tutti davanti alla tv.
I ristoranti hanno organizzato all’aperto, nelle famiglie qualcuno è corso anche ad acquistare un 60 pollici nuovo di pacca. La febbre da nazionale pervade i reatini. Non sono previsti maxi schermi “pubblici”: c’è il patema degli assembramenti e della risalita dei contagi che in questi giorni, in maniera pur minima, si sta registrando nel Reatino. Ma tutti guarderanno la partita. Sognando una festa simile a quella nella notte a cavallo tra sabato e domenica, quando piazza Marconi è diventata tricolore e rumorosa (trovate foto e video sul nostro sito e sui social di RietiLife). Ed era solo la conquista della semifinale. E allora cosa succederà stasera, qualora staccassimo il pass per la finale di domenica alle 21 contro i cugini spagnoli?
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