Nuove iniziative della Fondazione Flavio Vespasiano, quelle estive legate al Festival Arte ai piedi della montagna in luglio e in settembre. In attesa della XIII edizione del Reate Festival, la Fondazione con i concerti di luglio animerà alcuni luoghi-simbolo della città di Rieti. Il Festival Arte ai piedi della montagna 2021 è al suo inizio: oggi, 2 luglio la fisarmonicista Sara Moretti alle 19 presso il Giardino Medievale – Orto Botanico terrà un bel concerto con musiche da Frescobaldi ai nostri giorni. Affermatasi lo scorso anno alla Prima Edizione del Concorso internazionale di interpretazione di Musica Contemporanea, Sara Moretti è un giovane talento reatino.
La rassegna continua domani 3 luglio con un concerto presso la Chiesa di San Giorgio, interpreti il flautista Valerio Iannini e il pianista Giovanni Cardilli. Il programma comprende opere del più importante repertorio per flauto, da Bach a Casella, con alcune incursioni in opere di autori meno frequentati, come il Concertino di Cecile Chaminade, compositrice francese a cavallo tra ‘800 e ‘900. La rassegna proseguirà il 16 luglio, ancora presso il Giardino Medievale, con il Quintetto di fiati Ellet (Elena Ricci, flauto; Francesco Di Giacinto, oboe; Luca Giuliani, clarinetto; Eleonora Pagnoncelli, fagotto; Leonardo Pasqualone, corno), che proporrà un programma molto gradevole tra ‘800 e primo ‘900 comprendente famose ouverture d’opera. Tutti i concerti del mese di luglio saranno alle ore 19.
Il festival si chiuderà il 19 settembre alle ore 18 con il concerto presso il Teatro Flavio Vespasiano della Jazz Big Band con Fabrizio Bosso, una conclusione all’insegna della piacevolezza per una rassegna estiva che coniuga qualità e immediatezza. Il Festival Arte ai piedi della montagna 2021 è finanziato dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, nell’ambito dell’accordo di programma tra Ministero e Regione per i progetti di attività culturali nei territori interessati dagli eventi sismici verificati dal 24 agosto 2016. La rassegna è collegata alla rivalutazione del tessuto socio-culturale, in particolare dei centri storici, a seguito dei danni causati dal sisma nel Centro Italia; da qui la scelta di luoghi simbolo della città di Rieti.
Foto: (archivio) RietiLife ©