Il sindaco di Antrodoco Alberto Guerrieri: “Ottimi interventi sul Monte Giano. E se Gheddafi fosse vivo…”

(di Giacomo Pasquetti) “Antrodoco è covid free da più di un mese, le ondate più forti ci sono state un anno fa e l’ultima a febbraio. L’aiuto della Asl è stato fondamentale”. Così Alberto Guerrieri, sindaco di Antrodoco, ospite nell’ultimo appuntamento della stagione di “La Rana nel Pozzo”, condotto dal direttore di RietiLife Emiliano Grillotti, disponibile su RietiLife Tv, Facebook e Youtube. “All’inizio la Asl non sapeva come reagire – spiega Guerrieri – ma col passare del tempo si è resa essenziale creando un modello di assistenza d’esempio per tutti”.

Ma Antrodoco, oltre al covid, continua ad affrontare le conseguenze di un altro evento catastrofico, quello del sisma: “Abbiamo avuto 150 interventi su edifici privati e ora sta entrando nel vivo un cantiere nel centro storico. Si parla di ricostruzione pesante che influirà di molto sulla viabilità, ma è una prospettiva di rilancio e sono sicuro i cittadini saranno comprensivi”. In programma anche altri progetti come una nuova scuola e il palazzetto dello sport (ormai chiuso da quattro anni) che dovrebbe essere disponibile entro fine anno.

Per quanto concerne invece la Salaria e i pericolosi tratti di strada limitrofi il paese su cui si verificano, purtroppo, numerosi incidenti, il sindaco commenta così: “Siamo in contatto con Anas e stiamo ragionando su come procedere. Si può pensare di rafforzare l’arteria o auspicare per una viabilità alternativa. Per quanto mi riguarda punterei tutto sulla ferrovia dei due mari. Sarebbe un progetto sostenibile e necessario. Nell’ultimo consiglio comunale sono stati approvati anche i treni ad idrogeno. Per quanto riguarda la viabilità della strada, certo è che se Gheddafi fosse vivo, avrebbe fatto quello che aveva promesso…” afferma il sindaco, facendo riferimento agli interessi della famiglia reale e agli investimenti che avrebbe compiuto in Italia. Guerrieri coglie poi l’opportunità per tranquillizzare sulle condizioni del Monte Giano, di recente colpito da un gigantesco incendio che ha bruciato 2500 ettari di bosco: “Tramite uno studio geologico abbiamo constatato che il fuoco non ha creato danni al tessuto roccioso, non ci saranno smottamenti. Ma pensare ad una ri-piantumazione sarà complicato”.

Foto: RietiLife ©

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