“In una fase storica così complessa, non può essere né l’improvvisazione, né l’incompetenza a governare i servizi sociali”: sono le parole del consigliere comunale Alessio Angelucci in una nota “Purtroppo per noi, ci ritroviamo un assessore, Giovanna Palomba, che possiede entrambi queste doti. Mi hanno fatto leggere un suo post su Facebook dove rispondeva al sottoscritto, relativamente la vicenda della riduzione delle ore per il servizio educativo domiciliare: ho capito che si trova in forte stato confusionale, politicamente parlando. Anzitutto farebbe bene a rispondere per le vie ufficiali e non sui social, ma veniamo al dunque: sostiene testualmente che io avrei ‘strumentalizzato la risposta all’interrogazione scritta che le ho posto’, peccato che, la Palomba, non abbia mai risposto alla mia interrogazione, dimostrando il totale disprezzo non solo per il tema posto, ma anche per il regolamento che impone 10 giorni di tempo per appunto fornire risposta scritta”.
“Dunque prima clamorosa bugia – continua Angelucci – per la quale già si dovrebbe dimettere. Continua poi, dicendo che di aver incontrato i genitori di questi ragazzi ai quali questo servizio è stato tolto o diminuito, vero, ma peccato che dimentichi di dire, che tale incontro è avvenuto dopo la mia interrogazione e dopo mesi che non rispondeva a nessun invito di confronto, al punto tale che non ha voluto neanche convocare la commissione preposta, come da mia richiesta. Dopo questa seconda bugia, si aggiunge il fatto forse più grave: la Palomba cerca di scaricare le responsabilità al Consorzio Sociale, guarda caso dimenticato alcuni ‘piccoli’ particolari: lei stessa presiede, delegata dal Sindaco, il Consorzio stesso, verso cui hanno pure un debito di un milione di euro ancora da appianare, inoltre il Servizio Educativo Domiciliare è a totale carico del Comune, il settore Servizi Sociali lo gestisce attraverso l’assessore competente che prende le relative decisioni”.
“In pratica – conclude – è la Palomba che decide. Fa bene dunque a non fare video, farebbe meglio a scusarsi pubblicamente con la Città e lasciare la poltrona a chi riesca a fare qualcosa in più, che farsi fotografare con i pacchi alimentari”.
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