Foto: Gianluca VANNICELLI © Pantelleria
RietiLife vi porta Fuori Le Mura. Grazie alla collaborazione nata tra il nostro capo dei fotografi Gianluca Vannicelli e il sito specialistico Aviation-Report, nei giorni scorsi siamo stati a Pantelleria per seguire da vicino l’esercitazione Falcon Strike 2021: esercitazione multinazionale e multi-dominio basato su aeromobili di quinta generazione stealth F-35 Lightning II. L’esercitazione ha visto coinvolti oltre 50 velivoli e circa 600 persone provenienti da tutte le nazioni partecipanti: Italia, USA, Regno Unito e Israele, ed è uno dei più importanti eventi addestrativi dell’anno dell’Aeronautica Militare.
L’esercitazione, sotto il comando e controllo del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara), ha l’obiettivo di riprodurre uno scenario operativo in cui si svolgono operazioni aeree complesse con assetti di 5ª generazione appartenenti a diverse nazioni.
Gli scenari esercitativi sono stati creati per offrire agli equipaggi di volo ed ai team di supporto un contesto complesso, altamente mutevole e non permissivo, in cui potersi addestrare in varie tipologie di missioni, tra cui la protezione di assetti aerei di alto valore, le operazioni di Close Air Support, l’interdizione aerea con gestione strategica e tattica, il supporto alle forze speciali a terra, le operazioni di targeting dinamico.
Questa esercitazione si inserisce nel processo di integrazione fra sistemi d’arma di 4ª e 5ª generazione che l’Aeronautica Militare sta portando avanti in modo intensivo sin dall’ingresso in linea del nuovo caccia F-35, anche con le esercitazioni nazionali Tempesta Perfetta, consentendo sia di migliorare la prontezza al combattimento dei Reparti Operativi della Forza Armata, sia di favorire la standardizzazione tra paesi alleati in termini di metodologie addestrative e tattiche operative comuni.
Ogni giorno verrà affrontata una tipologia di missione diversa e non seguirà uno scenario a rotazione prestabilito. Il focus addestrativo includerà protezione di assetti aerei di alto valore, interdizione aerea con gestione strategica e tattica, impiego sistemi SAMP-T e SIRIUS, operazioni digital-CAS (Close Air Support), supporto di forze speciali a terra, operazioni di targeting dinamico e attacco a convogli militari scortati.
L’esercitazione internazionale, la cui guida è affidata all’Aeronautica Militare, ha quale base principale di rischieramento il 32° Stormo di Amendola, ma vede al contempo coinvolte altre basi della Forza Armata in funzione di supporto, tra cui quella del 37° Stormo di Trapani e del Reparto di Standardizzazione e Tiro Aereo di Decimomannu. Le attività di volo vengono svolte all’interno di spazi aerei dedicati all’addestramento, nell’ambito dei quali saranno svolte attività EW (Electronic Warfare) e SBAD (Surface Base Air Defence); in tale contesto opereranno anche il sistema di comando e controllo/radar SIRIUS del 2° Stormo di Rivolto (Udine) e una componente SAMP-T dell’Esercito Italiano.
Gli obiettivi dell’esercitazione Falcon Strike 2021
- Condurre operazioni aeree in un ambiente dinamico e congestionato utilizzando lo spazio aereo e strumenti di addestramento ottimizzati per velivoli di 5^ generazione.
- Ottimizzare l’integrazione/interazione tra i velivoli di 4^ e 5^ generazione.
- Aumentare il livello di cooperazione nel campo logistico ed expeditionary dell’F-35.
- Creare un ambiente di sicurezza in cui gli equipaggi avranno la capacità di pianificare, svolgere la missione e fare de-briefing al livello di sicurezza appropriato per il programma F-35.
L’esercitazione “Falcon Strike 21” segue un’altra esercitazione dell’Arma Azzurra che ha visto l’impiego del velivolo F-35, la “Proof of Concept Expeditionary”, che si è svolta a luglio 2020 a Pantelleria. Lo scopo è quello di esprimere la capacità expeditionary dell’Aeronautica Militare e quello di dimostrare come la capacità del sistema d’arma F-35B STOVL (Short Take-Off and Vertical Landing) possa ampliare in maniera sensibile le possibilità dell’AM di operare in modalità expeditionary in modo ancora più capillare e in profondità in tutte le possibili aree di interesse.
Ci siamo recati presso il Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria per seguire una specifica attività di addestramento focalizzata sulla capacità expeditionary dell’Aeronautica Militare. L’Expeditionary Combat Support Event (ECSE) è un evento dell’esercitazione Falcon Strike 21 organizzato e diretto dalla DIREX dell’esercitazione e si è svolta grazie alla supervisione ed il supporto del Comandante del distaccamento di Pantelleria. Questo addestramento ha offerto ai piloti italiani e britannici l’opportunità di dimostrare la capacità di proiettare la potenza di combattimento dei velivoli di quinta generazione in ambienti operativi austeri e degradati.
L’attività ECSE ha visto coinvolti assetti F-35B italiani ed inglesi. Questi ultimi sono decollati direttamente dalla portaerei britannica HMS Queen Elizabeth, inserita temporaneamente nel contesto esercitativo ed in navigazione nel Mar Mediterraneo, ed hanno effettuato insieme agli assetti italiani un’attività di rifornimento a terra a motori accesi, in gergo tecnico “hot-pit”, effettuata da un KC-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa con il sistema ALARP – Air Landed Aircraft Refuelling Point operato dal personale del 3° Stormo di Villafranca (VR). Come abbiamo già riportato su Aviation Report la portaerei inglese HMS Queen Elizabeth è impegnata nella sua prima crociera operativa con il suo Carrier Strike Group.
Un F-35B Joint Strike Fighter italiano ed uno inglese sono atterrati sulla base di Pantelleria simulando che fosse una realtà operativa in zona di operazioni. Una volta atterrati, hanno fatto rifornimento mantenendo i motori accesi tramite il sistema ALARP installato su un KC-130J della 46^ Brigata Aerea. Il primo e ad oggi unico modello “B” dell’Aeronautica Militare avrebbe dovuto andare negli Stati Uniti sulla base aerea di Beaufort, per l’addestramento dei piloti, nel mese di febbraio 2020, ma è rimasto bloccato in Italia a causa delle restrizioni legate alla pandemia.