(naz.orl) “Bando ai musi lunghi, oggi abbiamo una prospettiva ben diversa”. Antonio Cicchetti suona la carica alla platea della sala dei Cordari, accorsa per ascoltare i capigruppo di Camera e Senato del Pdl. “Questa sala piena (beh, diciamo semipiena, ndr), senza autotrasporti organizzati, è di buon auspicio. La campagna elettorale è difficile, ma ogni giorno riserva meno speranze a chi voleva soddisfarsi sulle spoglie del Pdl. Venti giorni di campagna hanno dimostrato che quando Berlusconi chiama, un popolo si raduna intorno a lui. La gente non ne può più di un governo di compromesso che ha impoverito questa nazione. Il territorio reatino sta soffrendo come nessun altro. La gente non ha nemmeno i soldi per pagare i farmaci. Da questa campagna elettorale deve sorgere lo spirito di ribellione di un popolo, deve nascere la rivolta contro coloro che hanno tartassato gli italiani. In Regione non si può buttare la croce addosso al Pdl se un capogruppo si è comportato male. Anche Maruccio dell’Idv è stato arrestato”. Questo intervento gli vale i complimenti del coordinatore regionale Vincenzo Piso: “Cicchetti ha un’energia inesauribile, rappresenta al meglio lo spirito sabino”. Classici toni pacati per Antonio Perelli: “La presenza di Gasparri e Cicchitto è un segno di vicinanza al nostro territorio – ha affermato. – Stiamo recuperando nei sondaggi. C’è un 35% di indecisi, sono in gran parte elettori storici del centrodestra, è questo il serbatoio al quale dobbiamo attingere. Le nostre candidature locali non sono di bandiera”. Nemmeno quella di Sandro Grassi: “Spero di poter dare un piccolo contributo per riempire il vuoto lasciato dal senatore Cicolani”. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 5 Febbraio 2013